Lunedì 23 settembre 2024, la rassegna stampa

Lucia Ocone a caccia di serietà, Cate Blanchett tra recitazione e dubbio, i mille volti di Volonté, i nuovi progetti di Federica Rossellini e la serie Disney+ sulle top model negli anni '90

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Lucia Ocone: “Non mi viene più da ridere”

In un’intervista pubblicata su La Stampa, curata da Fulvia Caprara, l’attrice Lucia Ocone si confessa in un momento di riflessione personale e artistica. Dopo una lunga carriera nel mondo della commedia, Ocone dichiara di sentirsi più incline a ruoli seri, affermando: “Non mi viene più da ridere”. Celebre per i suoi personaggi comici in televisione e al cinema, racconta come oggi si senta distante da quel mondo e si stia aprendo a nuove sfide interpretative. L’attrice ora cerca maggiore profondità: “Ogni attore ha bisogno di evolversi, e io sento di voler esplorare lati più drammatici del mio mestiere”. Ocone riflette anche sui cambiamenti dell’industria e sulla sua personale crescita come attrice.

Cate Blanchett: “Recitare è l’arte del dubbio”

Maria Consoli, sempre per La Stampa, firma un’intervista con Cate Blanchett, in cui l’attrice australiana esplora la complessità della sua arte e le sfide contemporanee. Blanchett confessa di essere attratta dall’incertezza che deriva dalla recitazione, affermando: “Recitare è l’arte del dubbio, mi spaventa un mondo fatto di certezze”. Nella chiacchierata, parla anche del suo impegno per una rappresentazione più autentica delle donne sullo schermo e della costante ricerca di ruoli che le permettano di esplorare nuove sfaccettature dell’animo umano. Blanchett si sofferma sul legame tra arte e politica, e su come il cinema possa avere un impatto importante nel rappresentare questioni sociali delicate. “La paura e il dubbio sono ciò che rendono i personaggi e la vita reale davvero interessanti”, aggiunge.

L’uomo dai mille volti: ricordando Gian Maria Volonté

Su La Repubblica l’uscita nelle sale del documentario Volonté – L’uomo dai mille volti diretto da Francesco Zippel, dedicato all’attore a trent’anni dalla sua scomparsa. Il film, presentato nella sezione Venezia Classici al Festival del Cinema di Venezia, sarà proiettato da lunedì 23 a mercoledì 25 settembre grazie a Lucky Red. Il documentario ripercorre la vita personale e artistica di Volonté attraverso interviste a colleghi come Toni Servillo e Valeria Golino, che sottolineano come l’attore sia stato un “faro” per le generazioni successive. Zippel lo descrive come “un uomo dai mille volti” per la sua capacità di calarsi in ruoli sempre diversi, mantenendo però una coerenza etica e politica che lo rende ancora oggi un modello. Il film è prodotto da Quoiat Films con Rai Documentari e Luce Cinecittà, celebrando un attore appassionato, integro e impegnato politicamente, le cui scelte sono state sempre profondamente legate a un’intima volontà di raccontare storie significative.

Rosellini, da Campo di battaglia al teatro

Daniele Priori per Libero Quotidiano intervista Federica Rosellini, in sala nel film Campo di battaglia, diretto da Gianni Amelio. Nella pellicola, che la vede al fianco di Alessandro Borghi, interpreta un ruolo femminile innovativo in un contesto bellico: “Amelio ha voluto una donna che non fosse la classica prostituta in un film di guerra”, dichiara l’attrice. La Rosellini parla con entusiasmo delle prossime sfide, tra cui il ritorno in teatro con lo spettacolo Anatomia di un suicidio, sottolineando l’importanza di affrontare ruoli scomodi per “restituire immagini tridimensionali del femminile”. Nella sua carriera, la Rosellini si è formata con maestri come Luca Ronconi e Daniele Luchetti, ma sottolinea anche il peso di modelli femminili come Pina Bausch e Leonora Carrington. La sua missione? Portare in scena una nuova prospettiva sul ruolo delle donne.

Le top model degli anni ’90: segreti e retroscena su Disney+

Gloria Satta per Il Messaggero ci porta nel glamour degli anni ’90 con la docuserie In Vogue: The 90s, in onda su Disney+. La serie, in sei episodi, ripercorre i momenti salienti dell’era delle supermodelle come Naomi Campbell, Kate Moss, Cindy Crawford e Claudia Schiffer, sotto la guida della leggendaria direttrice di Vogue, Anna Wintour. Attraverso aneddoti e retroscena, vengono raccontate le difficoltà e i successi di un’epoca che ha rivoluzionato la moda. Gwyneth Paltrow, intervistata per la serie, ricorda con ironia la sua prima copertina per Vogue come “un incubo”. Inoltre, la docuserie esplora la controversa estetica “heroin chic” degli anni ’90, che ha scatenato dibattiti sulla salute e l’immagine delle modelle, con interventi di personaggi come Tom Ford e l’ex presidente Bill Clinton.

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23 Settembre 2024

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