‘Leopardi & co’, Jeremy Irvine e Denise Tantucci in love a Recanati

Presentata al 71° Taormina Film Festival la commedia romantica diretta da Federica Biondi. Nel cast Whoopi Goldberg e Paolo Calabresi


TAORMINA – Cosa c’è di più lontano da Giacomo Leopardi di un divo di Hollywood? Su questa domanda si poggia Leopardi & co, la commedia diretta da Federica Biondi, che è stata presentata al 71° Taormina Film Festival. Da una parte uno dei più talentuosi e sensibili poeti della letteratura italiana, dall’altra un attore di seconda categoria, che non perde neanche il tempo di leggere un copione.

Jeremy Irvine interpreta David, un attore scapestrato celebre per il ruolo in una serie tv sui pompieri, che grazie all’intercessione della sua prodigiosa agente (Whoopi Goldberg), riesce a ottenere il ruolo di protagonista nel nuovo film di un grande regista italiano (Paolo Calabresi), incentrato su Leopardi, Giacomo in Love, e ambientato interamente a Recanati. Per riuscire a entrare in una parte che evidentemente non è fatta per lui, viene assunta la più grande esperta del celebre poeta, che si chiama, non a caso, Silvia (Denise Tantucci). Dopo un iniziale astio, tra David e Silvia nasce un’intesa che prima porterà lui a diventare un attore migliore e che poi darà vita a qualcosa di ancora più speciale.

Leopardi & co è una commedia sentimentale fuori dagli schemi del mercato italiano che, sia nel tono che nella recitazione, segue molto l’esempio americano. “Io sono cresciuta con la commedia anni ’90, per me la commedia è Nora Ephron, quel tipo di scrittura brillantissima che fanno ridere e riflettere. – commenta la regista – Sono una grandissima fan, anche perché la nostra commedia non è mai stata di questo tipo. Avevo una buona sceneggiatura e su quella mi appoggiavo per avvicinarmi un po’ a quel mito. Il tempo comico di Whoopi Goldberg e di Paolo Calabresi sicuramente ha aiutato, ma la cosa più importante per una commedia è la sceneggiatura. Penso che si nota la differenza di ritmo tra gli attori stranieri e quelli italiani, ed era importante che arrivassero in Italia, a Recanati, a filmare un film d’autore. Per rallentare”.

Cruciale, ovviamente, la presenza di un’artista come Whoopi Goldberg, che si è prestata con generosità a un progetto di questo tipo. “Quando pensi a una delle migliori sul mercato, Whoopi è un nome. Un premio Oscar sul set poteva agitare tutti, ma invece lei era molto rilassata, anche molto curiosa. Nel momento in cui cambiavamo scena, lei rimaneva sul set per seguire la lavorazione” aggiunge Biondi.

Al tempo stesso, il film è un modo per promuovere un artista che nasconde in sé un potenziale forse inespresso e che negli ultimi anni il nostro cinema sta provando a rilanciare: “Leopardi è molto moderno ma non è stato ancora commercializzato come Shakespeare. – commenta Biondi – Questo è anche un tentativo di proporlo in questa maniera. Un linguaggio che si presta a un target giovane, ma che ha delle riflessioni anche per altri. Leopardi può diventare un brand che definisce l’Italia. Le passioni amorose e gli struggimenti portano a sognare. A raggiungere qualcosa che prima sembrava irraggiungibile. Leopardi ci ha insegnato a gestire le emozioni, tirando fuori il meglio dalle sue difficoltà”.

Tra le situazioni più riuscite ci sono quelle legate al dietro le quinte del set cinematografico, con il personaggio di David chiamato ad entrare in contatto con le proprie emozioni attraverso la figura e la poetica di Giacomo Leopardi. “La poesia può essere universale quanto vuoi, ma a volte alcune persone hanno bisogno di una chiave diversa. – dichiara Denise Tantucci in riferimento al percorso compiuto dal personaggio di David – Quello che il mio personaggio ha imparato, invece, è che la rigidità non è sempre un bene, a volte bisogna ammorbidirsi e cercare delle corde che vibrano nelle altre persone”.

Proprio come il suo personaggio, Jeremy Irvine è stato invitato a immergersi in un mondo poetico a lui estraneo, accogliendo il messaggio di un poeta che, nonostante una distanza temporale e culturale enorme, ha tanto da insegnarci. “Per Jeremy scoprire Leopardi è andato in parallelo a scoprire Recanati. Si è dovuto abituare alla città di provincia. – aggiunge Tantucci – Ha accolto a braccia aperte la vita del borgo, Leopardi è arrivato piano piano”.

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