Amiche alle Cicladi è la commedia del francese Marc Fitoussi (Copacabana, Le apparenze, e la celebre serie Chiami il mio agente!, compreso l’episodio con Monica Bellucci), che uscirà nelle sale italiane il 13 febbraio con Movies Inspired. Il film, datato 2022, è la storia della retrouvaille tra Blandine e Magalie, inseparabili da adolescenti, fin quando non si sono perse di vista. Come dice qualche saggio, di fronte ai ritorni di fiamma officiati dai social network con vecchi compagni di scuola ed ex fidanzati, “se non ci siamo più frequentati, ci sarà pure un motivo”. E il motivo c’è eccome: non potrebbero essere più diverse Magalie e Blandine. La prima (Laure Calamy) è frizzante e sensuale, una svitata che vive di espedienti e combina casini a ripetizione, sedicente giornalista freelance, in effetti scroccona e bugiarda patologica; la seconda (Olivia Côte) è una serissima operatrice di radiologia un po’ rigida e piccolo borghese, piuttosto inibita, appena lasciata dal marito che sta per avere un bambino con una più giovane. In piena depressione e senza stimoli, Blandine viene quasi costretta dal figlio, preoccupato per lei, ad andare in vacanza in Grecia con l’amica di quando era teen ager e condivideva la passione per la disco music così come il culto per un film come Le grand bleu di Luc Besson (1988) e dunque per Amorgos, l’isola più occidentale delle Cicladi.
Tutto va storto in questo viaggio intrapreso da due cinquantenni opposte, anche fisicamente, che proprio non si prendono e oltretutto sembra impossibile arrivare nel lussuoso resort prenotato da Blandine, mentre contrattempi e incontri improbabili si moltiplicano, fino a che non appare in scena Bijou (Kristin Scott-Thomas) che, in versione deus ex machina, ristabilirà un equilibrio alquanto precario ma stimolante nella strana coppia di amiche/nemiche, anche in virtù della notizia di una malattia.
Strutturato per capitoli che corrispondono alle varie isole dell’arcipelago, dalla quasi disabitata (e immaginaria) Kerinos, paradiso dei surfisti e degli archeologi, alla vivace Mykonos, animata da feste perenni ad alto tasso alcolico, il film vuole essere un inno all’emancipazione, un invito a lasciarsi andare e superare le amarezze che l’esistenza ci impone, quasi un apologo hippie fuori tempo massimo. Ma non è facile affezionarsi al personaggio di Magalie nonostante la bravura e la verve di Laure Calamy e anche la svolta malinconica, in cui scopriamo che la sua esuberanza nasconde un grande dolore, appare un pochino forzata e quasi “assolutoria”.
“Fin dall’inizio avevo voglia di affrontare il buddy movie al femminile – rivela il regista – ci sono pochi film con donne protagoniste e ancora meno nel registro della commedia. La scelta delle attrici mi ha spinto in questa direzione”. E racconta come le sue eroine siano tutte attrici, dalla Catherine Deneuve di Il mio uomo è un selvaggio alla Isabelle Huppert di Colpo di spugna. “Le donne hanno più fantasia, più autoironia, ci si può permettere di fare molto con loro, un personaggio rompiscatole mi sembrerà sempre più irresistibile se interpretato da una donna”.
Una sorellina per Peppa Pig è il titolo del film evento che celebra la venuta al mondo di Evie, al cinema dal 4 al 10 settembre. Distribuito in oltre 2.600 sale cinematografiche, in 14 Paesi, da Trafalgar Releasing, nei cinema italiani è distribuito in esclusiva da Nexo Studios
L'opera seconda del regista tunisino racconta della fuga a Tunisi di una giovane donna. Al cinema dal 24 luglio
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Diretto da Antonio Petrianni, scritto da Christian Mastrillo e prodotto da Luca Lardieri, Francesco Madeo e Mattia Nicoletti, il film segue i racconti di Carlo Alberto Cecconi, Serena Scaramella e Oise Amidei: tre vite sospese tra fragilità, adattamento e resistenza