La scuola della Magliana

Saranno 66 gli allievi, età compresa tra i 18 e i 28 anni ed egualmente divisi tra i due sessi, della neonata Scuola d’arte cinematografica Gian Maria Volontè, voluta dalla Provincia di Roma con fondi UE destinati ai disoccupati, e con la partnership di Cinecittà Luce. “Si rinnova la collaborazione con la Provincia di Roma e il nostro compito è di contribuire con l’Archivio e le professionalità a questi percorsi formativi – dice l’AD Luciano Sovena – Del resto nel recente passato eravamo impegnati con la Scuola delle arti e dei mestieri di Casablanca, in Marocco, esperienza purtroppo terminata una volta finiti i fondi per la cooperazione”.

Annunciata all’ultimo Festival di Roma, la scuola “Gian Maria Volontè” con sede in uno spazio di 1500 mq (un ex istituto scolastico del quartiere della Magliana riqualificato) apre fino al 18 maggio le iscrizioni per la selezione (i bandi su http://www.provincia.roma.it/ e http://www.provincialavoro.roma.it/) e i requisiti per l’ammissione alle prove (in due distinte fasi, prima un test attitudinale, poi un colloquio individuale) sono: il diploma di scuola media superiore – per il corso di ‘recitazione’ è sufficiente il diploma di terza media – e l’iscrizione ai Centri d’Impiego. Avranno la priorità i residenti nella Provincia di Roma, ma potranno parteciparvi anche coloro che risiedono altrove.

I corsi gratuiti con durata biennale per un totale di 1200 ore, divise per metà nei due anni, prevedono per la prima annualità competenze di base di tutto il percorso realizzativo di un film, oltre a conoscenze di linguaggio e storia del cinema, stage presso aziende del settore e incontri con i professionisti; per la seconda annualità
gl insegnamenti relativi alle 10 aree tecnico-artistiche erogati in ‘parallelo’.
Questi i 10 percorsi formativi previsti che partiranno il prossimo novembre: regia, sceneggiatura, organizzazione della produzione, recitazione, direzione della fotografia, scenografia, costumi ed elementi di trucco, ripresa, montaggio e missaggio del suono, montaggio della scena, visual effects design. Per ogni area sono ammessi 6 allievi ad eccezione dell’area ‘recitazione’, che prevede 12 studenti.

I docenti? Per ora i nomi non si conoscono perché il 15 maggio si aprono i bandi per la loro selezione. Di certo questa scuola nasce per volontà sia dell’attore Valerio Mastandrea, presidente del Comitato di indirizzo artistico e scientifico – “forse non è un caso perché io non ho studiato per imparare il mio mestiere”; sia del regista Daniele Vicari, “una scuola in periferia che vuole privilegiare il talento e le capacità potenziali dei giovani”.

E nasce grazie all’impegno dell’assessore provinciale al Lavoro e alla Formazione professionale Massimiliano Smeriglio e del presidente della Provincia Nicola Zingaretti,
“nonostante la diminuzione delle risorse pubbliche per la formazione professionale, ce l’abbiamo fatta”. Una scuola intitolata a Gian Maria Volontè, “un grande attore che aveva un senso particolare nell’affrontare questo mestiere”come ricorda Mastandrea e che s’avvale di un Comitato promotore che vede tra gli altri: i registi Andrea Porporati, Francesca Comencini e Costanza Quatriglio, gli attori Elio Germano e Alba Rohrwacher, i montatori Marco Spoletini e Simona Paggi, gli sceneggiatori Francesco Piccolo e Laura Paolucci, la costumista Grazia Colombini, il direttore della fotografia Gherardo Gossi, il direttore del Festival di Pesaro Giovanni Spagnoletti e il docente universitario e critico Antonio Medici.

Padrino del battesimo della creatura voluta dalla Provincia di Roma è il regista Ettore Scola che annota con sarcasmo come Roma sia  famosa non solo per il numero rilevante di turisti e fontane, ma ora anche di scuole di cinema.