La Puglia è tutta da girare. Con Olmi

BARI. “Abbiamo curato tenacemente l’ipotesi che Il villaggio di cartone fosse girato in Puglia, perché il tema affrontato da Ermanno Olmi è l’immigrazione e l’uscita del film coinciderà con i vent’anni degli sbarchi sulle coste pugliesi, in particolare la nave Vlora che l’8 agosto del 1991 arrivò nel porto di Bari con 20mila albanesi a bordo”. Oscar Iarussi, presidente dell’Apulia Film Commission (AFC) che a febbraio compie quattro anni di vita, racconta quanto sia stata importante quell’esperienza perché il film è stato girato a Bari tutto in interni, “una declinazione differente rispetto al nostro impegno, che riguarda soprattutto le location esterne, con l’individuazione e il riattamento di un palazzetto dello sport che, a detta della produzione, si è dimostrato duttile”.

Del resto sono numerose le produzioni che si sono avvalse di recente del contributo e della collaborazione dell’AFC. Le più conosciute, a cominciare dall’ultimo film di Checco Zalone, e poi la commedia di Eugenio Cappuccio Se sei così, ti dico di sì con la coppia Belen-Solfrizzi, prodotta dai fratelli Avati; o la serie tv Il Commissario Zagaria, interpretata e prodotta da Lino Banfi, diretta da Antonello Grimaldi. Le meno note come Da che parte stai, tre episodi firmati da altrettanti giovani registi pugliesi – Mario Bucci, Pierluigi Ferrandini e Francesco Lopez – o Il ritorno di Ulisse di Pietro Loprieno, regista barese che vive in Messico, entrambe le opere presentate al Bif&st.
A marzo cominceranno le riprese dell’opera prima di Pippo Mezzapesa, tratta dal romanzo “Il paese delle spose infelici” di Mario Desiati e prodotta da Fandango, il cui casting si è svolto in diverse città pugliesi nei giorni scorsi.

Nel 2010 il Film Fund dell’AFC, cioè il contributo pubblico alle produzioni che vengono a girare in Puglia, è stato di un milione e 600mila euro e distribuito in tre sessioni. “Quest’anno ci auguriamo che si collochi intorno a un milione e mezzo globale, non solo di film fund ma anche di risorse da destinare per l’ospitalità, ma aspettiamo la conferma dalla Regione Puglia e dagli altri soci”, dice Iarussi.

Gli interventi strutturali più importanti dell’AFC sono quelli relativi ai Cineporti di Bari (un padiglione di 1200 mq della Fiera del Levante) e di Lecce (500 mq presso le Manifatture Knos) finalizzati e a disposizione delle produzioni cinematografiche e televisive. “Nei due cineporti, ormai decollati a livello industriale, siamo inoltre impegnati perché ospitino un palinsesto di attività culturali aperte al pubblico: mostre, rassegne, incontri”. Tra gli eventi futuri è prevista una retrospettiva dedicata al cinema ‘risorgimentale’ insieme a una mostra di poster, locandine e materiali vari.

Circuito d’autore è un progetto che coinvolge 22 sale in ambito territoriale, dal Gargano al Salento, capofila il cinema Abc di Bari, una storica sala d’essai che ha riaperto dopo anni grazie all’intervento dell’AFC con la collaborazione dell’Agis. “Circuito d’autore” tende al recupero e alla valorizzazione delle sale, alcune delle quali digitalizzate, con un’unica direzione artistica e un programma al 51% di cinema italiano ed europeo, e al 100% di cinema di qualità. In più in ogni esercizio ci sono tre settimane almeno di eventi gratuiti nell’ambito della programmazione stagionale. “Interveniamo così sul nodo più sensibile della filiera che per noi è il pubblico. Un compito che di norma non è tra le competenze di una Film Commission, ma noi lavoriamo su un’idea larga di intervento”.

Con la 2a edizione di Progetto Memoria prosegue il finanziamento ai cortometraggi sull’identità culturale, politica ed economica pugliese del ‘900. Questa volta sono state privilegiate le biografie, tra cui quelle del cantautore Domenico Modugno, dell’editore Vito Laterza, del parlamentare vittima di squadristi fascisti Giuseppe Di Vagno.

Il prossimo aprile l’AFC ospitaterà 20 giovani aspiranti sceneggiatori o con un minimo di esperienza, euromediterranei (con una piccola riserva di posti per i pugliesi). Il workshop di sceneggiatura, supervisionato da Francesco Casetti, prevede che nell’arco di un mese i partecipanti conoscano la regione e vi ambientino storie.
“Infine anche quest’anno, resta da decidere il luogo, si terrà il Forum di coproduzione mediterranea, una nostra iniziativa, gestita dal Festival del cinema europeo di Lecce che da un decennio svolge un buon lavoro”.