La Camera di Commercio scommette su Business Street

La Camera di Commercio di Roma punta con convinzione sulla Festa di Roma e in particolare sulla Business Street, come spiega il suo presidente Andrea Mondello: “La cultura è un asset fondamentale dello sviluppo economico capace di un effetto moltiplicatore su reddito, occupazione e imprese. La Festa rappresenta un’occasione ideale per coniugare arte cinematografica e industry, favorendo scambi culturali e incontri commerciali, secondo un’esigenza fortemente sentita dai professionisti del settore”. Due recenti studi elaborati da Campidoglio e Unioncamere evidenziano il forte legame tra Roma e il cinema: 41 set attivi ogni giorno, 15mila giornate l’anno di riprese in esterni; 1.500 imprese, 55mila addetti e un indotto di 130mila posti di lavoro; 360 schermi, 86mila posti a sedere, 12 milioni di biglietti l’anno nei cinema (4,7 ingressi per abitante in media, contro l’1,8 nazionale); incassi superiori agli 83 milioni annui. A Roma si concentrano l’84% della produzione cinema, il 96% di quella di fiction e il 70% delle lavorazioni di sviluppo e stampa delle pellicole destinate a circolare in Europa. L’indagine “Il Mercato Cinematografico Italiano 2000/2005”, curata dall’Osservatorio Italiano dell’Audiovisivo di Cinecittà Holding, che sarà diffusa presso lo stand della CCIAA di Roma nell’area ospitalità dell’Auditorium, mette in evidenza che nella Capitale hanno sede il 69,4% di tutte le imprese italiane del settore. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, è un sistema in larga misura giovane: il 62,6% delle aziende, quasi due su tre, risulta nato tra il 1995 e il 2006. Ed è un sistema solido sotto il profilo societario-finanziario: il 90,76% è costituito da srl e spa, a fronte del 36,2% del resto dell’imprenditoria romana: infatti l’audiovisivo richiede investimenti più elevati e maggiori capitali rispetto ad altri comparti.