Molti si sono scandalizzati e l’hanno odiato, ma è esattamente quello che Ulrich Seidl, dotato autore austriaco di documentari e film shock, classe 1952, vuole ottenere dal pubblico, che lo vede più che altro ai festival. Dopo Venezia, dove aveva presentato Canicola, è a Cannes in concorso con Import Export, un raggelante, grottesco, amaro ritratto dell’Europa contemporanea, dove Ovest e Est in fondo si equivalgono perché denaro, pornografia e sfruttamento regnano ovunque incontrastati. Viene dall’Ucraina Olga, una ragazza madre che di mestiere fa l’infermiera ma è costretta a prostituirsi davanti a una web cam per arrotondare e spera di trovare un lavoro normale a Vienna. Parte verso l’Ucraina, invece, Paul, un ragazzo viennese che insieme al patrigno vende videogiochi e distributori di caramelle in disuso.
Il film è un viaggio nello squallore, nel gelo, climatico e sociale, tra prostituzione, imprese di pulizia gestite con disciplina neonazista, servizi di sorveglianza, relazioni totalmente disumanizzate, continue umiliazioni. Olga finisce per trovare impiego in una casa di riposo per anziani, accusata dalla caposala di voler sposare un vecchio per strappare la nazionalità, costretta a telefonare a suo figlio di nascosto rubando qualche minuto di conversazione; Paul è rabbioso, costantemente vessato dal patrigno, non ha un soldo in tasca ed è condannato alla disoccupazione o, alla meglio, al lavoro nero. Seidl usa i metodi del documentario, attori non professionisti o professionisti alle prime armi, immagini impressionanti dell’ospizio geriatrico, corpi giovani o in disfacimento ma comunque sezionati al microscopio. Import Export è il suo secondo lungometraggio di finzione ed è coprodotto, tra gli altri, dall’Osterreichisches Filmistitut e dal Filmfond Wien.
L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia
Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre
La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk