KUALA LUMPUR

Il cinema del mondo è deciso a contrastare gli attuali venti di guerra. In prima linea la Malesia, che con il 1° World Film Festival di Kuala Lumpur ha colto l’occasione del 13° summit Non-Aligned Movement dal 20 al 25 febbraio, per sottolineare l’importanza di temi come la non-violenza e la non-discriminazione.
Fortemente voluta dal Primo Ministro Mahatir Mohammed, la manifestazione dedicata alla pace, armonia e fratellanza e organizzata dal 16 al 19 febbraio nella capitale, ha raccolto circa una cinquantina di film, riunendo i produttori, registi e attori di 38 paesi del mondo intero: dalla Spagna alla Germania, dall’Iran alla Namibia, dalla Cina all’Australia.
A rappresentare l’Italia uno dei maestri della nostra cinematografia, Ermanno Olmi con Il mestiere delle armi. Entusiasticamente sostenuto dall’Ambasciatore italiano in Malesia, Anacleto Felicani, tra gli intervenuti alla cerimonia di apertura e di chiusura del festival, il film è stato presentato nel corso delle proiezioni del 17 e 18 febbraio. La storia di amore e morte di Giovanni dalle Bande Nere ha suscitato l’interesse del pubblico malese e l’ammirazione dello stesso ambasciatore, che ha manifestato l’intenzione di aggiungerlo alla sua già ampia collezione di capolavori della cinematografia italiana, messa a disposizione di tutti gli studenti delle scuole e delle università della città e del pubblico interessato in qualche modo ad approfondire il proprio interesse per la nostra cultura.
Il primo festival di Kuala Lumpur si è concluso tra le danze e i canti tradizionali con la promessa del Agung XII e del Primo Ministro di una nuova e ancor più ricca edizione per il 2004.

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