Adattamento cinematografico di un saggio di Hideo Furukawa, prende spunto da una figura del teatro Sarugaku realmente esistita nel periodo Muromachi.
Inu-Oh (questo il suo nome secondo una dicitura alternativa) è dotato di caratteristiche fisiche estremamente peculiari sin dalla nascita, e gli adulti, profondamente colpiti da questa anomalia, hanno ricoperto il suo corpo con abiti e il suo volto con una maschera. Un giorno, il suo cammino incrocia quello di Tomona, un suonatore di biwa non vedente, che non basa dunque il suo giudizio su fattori estetici.
Durante l’esecuzione di una tenera melodia che narra di vite complesse, Inu-Oh scopre la sua abilità straordinaria nella danza. I due diventano inseparabili amici e partner, sfruttando il loro talento per sopravvivere ai margini della società. Ma con il passare del tempo e con ogni nuova canzone, la loro fama cresce costantemente, e Inu-Oh, dal palcoscenico, riesce ad affascinare il pubblico, trasformandosi gradualmente in un essere di una bellezza senza eguali.
Ma quali sono i motivi dietro la cecità di Tomona e l’insolita fisionomia di Inu-Oh?
Raffinato nelle animazioni e ricercato nella trama, il film narra l’epica storia di un’amicizia in un mondo di realismo magico dove il confine tra il palco e la realtà è particolarmente sottile.
Dice il regista: “Seicento anni fa, un attore di nome Inu-Oh ha lasciato un’impronta indelebile sulla storia, sebbene la sua memoria sia quasi svanita nel tempo. In questo racconto, insieme a Tomona, l’autore Hideo Furukawa dipinge la storia di due giovani che sfidano il destino per plasmare il proprio percorso. Questo è un racconto contemporaneo che presenta due opzioni: o piegarsi al destino e alle tendenze per raggiungere la gloria, oppure rinunciare alle acclamazioni per vivere in base ai propri principi.
Inu-Oh e Tomona offrono una testimonianza di speranza per coloro che hanno sperimentato la sconfitta, condividendo la loro storia. Questo film offre una prospettiva simile, ma si schiera anche con coloro che hanno sofferto per rimanere fedeli ai loro valori. Come gli enigmi del passato, forse anche Inu-Oh e la musica di Tomona hanno realmente esistito. Ci sono storie sconosciute che ci circondano, e questo film ne è una testimonianza tangibile”.
L’autore sa assolutamente il fatto suo. La pellicola è estremamente attuale sotto l’aspetto concettuale. Inu-Oh è una specie di supereroe: il suo corpo snodabile gli permette di fare quello che nessun altro può fare, come se fosse un effetto speciale vivente. E la sua parabola ha la struttura e l’arrangiamento di un immenso concerto rock, con tanto di citazioni dirette ai Queen e a tanti altri esponenti del genere.
Sotto il tessuto degli strumenti tradizionali si staglia una traccia di arrangiamenti moderni che accompagna la scena senza mai dominarla del tutto, e quello che cattura i nostri occhi sono le straordinarie esibizioni del protagonista, che riusciamo a sentire “nostre” proprio grazie a questa geniale scelta di forma.
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