COSENZA – Dopo il successo della mostra fotografica sugli anni della Dolce vita, ospitata a Cosenza lo scorso anno, La primavera del cinema italiano ritenta il colpaccio con un’esposizione di particolare interesse dedicata al film evento Noi credevamo, dal titolo “Il Risorgimento secondo Martone”. La mostra, che è stata inaugurata ieri alla presenza di Martina Stella, rappresenta anche il primo appuntamento dei giorni clou del festival che si concluderà sabato 16 aprile con la consueta serata di gala. Allestita nella splendida cornice storica del Museo dei Brettii e degli Enotri del capoluogo bruzio, la mostra conta una sessantina di fotografie tra immagini di scena e scatti di backstage del film-simbolo dell’Unità d’Italia presentato anche all’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, ed è un estratto della più ampia esposizione formata da circa 170 immagini curata dal direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino, Alberto Barbera, e ospitata alla Mole Antonelliana.
Di grande impatto l’allestimento che oltre ai quadri contenenti le fotografie è caratterizzato da drappeggi di stoffe con i colori del tricolore a dividere la sala. Sempre curata da Barbera, “Il Risorgimento secondo Martone” è realizzata in collaborazione con il Corso di Laurea Magistrale in Linguaggi dello Spettacolo, del Cinema e dei Media dell’Università della Calabria e con Solares Fondazione delle Arti. Presenti all’inaugurazione anche due degli attori di Noi credevamo, Luigi Pisani e Maria Scorza, nel film rispettivamente Salvatore, uno dei tre cospiratori e rivoluzionari, e Rosa. Ospiti di riguardo della conferenza stampa per la mostra, i due attori hanno raccontato qualcosa dellesperienza sul set di Martone. Pisani ha parlato del valore dell’unità del Paese, indicando nel noi del titolo del film un elemento che unisce il nord e il sud dell’Italia. “Credevamo – ha proseguito – indica un verbo in divenire, ci speriamo ancora”. Ha elogiato invece il regista, Maria Scorza perché “fa sentire tutti gli attori, anche quelli con ruoli minori, appartenenti alla stessa famiglia”. Entusiasmo per il film pure nelle parole della madrina della giornata inaugurale della mostra, Martina Stella: “Ho amato molto Noi credevamo – ha detto lattrice – è una pellicola coraggiosa che affronta un tema importante. Sono lieta che si stia investendo tanto nel cinema e che le commedie oggi vadano così bene al botteghino ma per il futuro mi auguro che si investa anche in film di grande rilievo come questo”.
Ad ingresso gratuito, “Il Risorgimento secondo Martone” rimarrà a Cosenza fino al 13 giugno. Collegato alla mostra cè anche un catalogo fotografico con numerosi spunti di riflessione, edito da Il castoro.
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