“Ricreare il passato non è solo una questione di costumi e scenografie, ma di mentalità. Bisogna immergersi nel tempo e lasciare che influenzi ogni scelta narrativa e visiva”. A dirlo è Martin Scorsese, maestro indiscusso del cinema mondiale, che ha spesso affrontato la sfida di ricostruire epoche passate con una precisione maniacale, come nel suo capolavoro L’età dell’innocenza o quando in Gangs of New York (2002) ha ricreato con incredibile dettaglio la violenta e turbolenta New York di metà Ottocento.
Queste parole colgono l’essenza profonda di un genere intramontabile. Nel cinema in costume non basta replicare un’epoca nei dettagli visivi, bisogna comprenderne lo spirito, le dinamiche sociali e la sensibilità culturale per renderla viva sullo schermo. I grandi period drama non sono solo ambientazioni raffinate, ma specchi fedeli di epoche lontane, capaci di trasmettere emozioni autentiche e farci sentire il peso del tempo che raccontano. È un esercizio di immersione totale, in cui registi, sceneggiatori e attori devono calarsi completamente nella mentalità dell’epoca, lasciando che essa guidi ogni scelta narrativa, dalle espressioni linguistiche ai gesti più sottili.
In occasione dell’uscita della nuova serie TV ispirata a Il Gattopardo su Netflix, questa riflessione diventa più che mai centrata. Il period drama non è solo un genere cinematografico, ma una finestra su mondi scomparsi, un ponte tra presente e passato che consente di esplorare epoche lontane con autenticità e profondità.
E qual è il segreto del successo di questo genere che non conosce stagioni di regressione? Il pubblico accoglie, infatti, sempre con grande entusiasmo le produzioni storiche, forse per il desiderio di evasione in mondi più eleganti, forse per il piacere di riscoprire pagine di storia attraverso personaggi indimenticabili. Basti pensare al trionfio planetario di una serie come Bridgerton o l’amore viscerale riservato alle varie stagioni di Downton Abbey.
Alcuni film sono diventati solidissimi pilastri della storia del cinema, opere che hanno definito lo standard del period drama con la loro potenza visiva, le interpretazioni magistrali e una regia in stato di grazia.
Ecco dieci dei migliori film in costume di tutti i tempi, capolavori che hanno segnato la storia del cinema e continuano a emozionare generazioni di spettatori.
Il period drama, con la sua miscela di storia, estetica e narrazione, continua a essere uno dei generi più amati dal pubblico. E con la nuova serie Il Gattopardo, siamo pronti a immergerci ancora una volta in un’epoca lontana, fatta di sfarzo, intrighi e mutamenti epocali, confermando che il cinema in costume è davvero senza tempo, specialmente quando riesce a evitare il rischio di trasformarsi in una semplice parata di stoffe pregiate e si fa, invece, esplorazione dell’animo umano nel tempo, come sottolinea Kenneth Branagh a proposito del suo Enrico V.
Le assaggiatrici e Berlino Estate ’42 sono due titoli che a fine marzo 2025 riportano sul grande schermo il tema del Nazismo: da Il portiere di notte a La scelta di Sophie, da Gillo Pontecorvo a Steven Spielberg, così gli autori hanno messo in scena il totalitarismo
Grandi fotografe sul grande schermo, i film da non perdere in occasione dell'uscita al cinema di Lee, storia vera della corrispondente di guerra Lee Miller
In occasione dell'uscita di U.S. Palmese dei Manetti Bros., ecco i migliori film che raccontano la vita dentro e fuori il campo da calcio
In occasione dell'uscita di The Monkey ripercorriamo senza pretesa di completezza la storia delle trasposizioni cinematografiche e televisive degli scritti del re del brivido