Il caso Rohrwacher, “hot seller” del Marché

CANNES – Dopo l’accoglienza calorosissima alla Quinzaine des Realisateurs, la stampa internazionale segnala al pubblico e ai professionisti di tutto il mondo il valore di quella che già tutti chiamano “la sorpresa italiana del Festival di Cannes”, ossia Corpo celeste di Alice Rohrwacher. Lee Marshall, critico di “Screen International”, scrive: “film duro ma in qualche modo sognante, è la storia di una crescita che segna il debutto impressionante di Alice Rohrwacher. Una storia fresca e autentica dove la macchina da presa sembra muoversi con gli occhi della giovane Marta, e c’è bellezza persino nel paesaggio urbano degradato che questa ragazzina delicata e testarda osserva dalla terrazza. Le classi del catechismo dove i ragazzi cantano in coro canzoncine imbarazzanti come ‘mi sintonizzo con Dio, è la frequenza giusta’ ci costringono a chiederci se questa spiritualità in formato televisivo sia quella che vogliamo passare ai nostri figli adolescenti”.

Parole di elogio anche da Variety, considerato la Bibbia del cinema americano: “C’è una recitazione naturale e intima, uno sguardo libero. Circolerà nei migliori cinema dEuropa e non solo. Momenti poetici bellissimi: come quando la piccola Marta accarezza con tenerezza quasi sensuale un vecchio crocifisso di legno abbandonato, oppure il semplice e goffo gesto della ragazzina quando cerca di copiare il prete che si segna di fronte all’altare, un gesto che dice più di mille dialoghi”.

I compratori di tutto il mondo stanno chiedendo al venditore internazionale Rai Trade di partecipare alle prossime proiezioni e Corpo celeste sembra ormai diventato, come si dice in gergo cannense “this year small hot seller!”, il piccolo film che tutti vogliono.