“Grazie a coloro che interpretano con alta professionalità i cento mestieri di questo universo in movimento. A loro rivolgo i miei auguri, non per la conquista dei premi, ma perché si dia vita a una serata di grande successo a beneficio del mondo del cinema”. Con le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – premiato per l’occasione con un David Speciale, come già era accaduto ai suoi predecessori – si conclude la cerimonia di presentazione dei candidati alla 70ma edizione dei Premi David di Donatello, nella sala dei Corazzieri del Quirinale.
A presentare l’evento Geppi Cucciari – candidata come miglior attrice non protagonista per il suo ruolo in Diamanti – che, in qualità di conduttrice, ironizza, tra le altre cose, sulla concorrenza con l’inizio del Conclave papale, che ruberà spazio nei giornali di domani. Ed è proprio con un riferimento al papato che inizia il discorso di Piera Detassis. La Presidente e Direttore Artistico dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello ricorda le parole di Papa Francesco, che, in un discorso sul cinema, invocava di “ripartire dall’arte dello stupore”.
Secondo Detassis, è singolare come nell’occasione dei 70 anni dei David la parola chiave, che emerge dai titoli candidati, sia quella dell’infanzia. Come se il cinema volesse insegnarci “l’arte di crescere, perché crescere è l’arte di sopravvivere alle guerre, alla misoginia, al bullismo, alla violenza domestica. L’arte di scegliere chi vuoi diventare”. Tra i ringraziamenti e propositi della Presidente non mancano le stoccate anche a Trump, con un’invocazione a “resistere alla tentazione del protezionismo culturale”, perché “il sostegno al cinema è vitale”. Non è mancato un riferimento a Cinema Revolution, iniziativa del MiC per incentivare il pubblico in sala che tornerà anche quest’estate.
Spazio anche ai primi premiati: Pupi Avati, che ritira stasera il David alla Carriera, e Giuseppe Tornatore, a cui è stato assegnato il Premio Speciale Cinecittà David 70. “Grazie alla presidente Chiara Sbarigia e all’ad Manuela Cacciamani per avermi permesso di inaugurare questo premio, che spero abbia lungo seguito”, dichiara il regista “siciliano e universale” (così lo ha definito il suo concittadino Mattarella).
Proprio a Cinecittà – che stasera ospiterà la cerimonia di premiazione nel suo storico Teatro 5 – rivolge un pensiero il Ministro della Cultura Alessandro Giuli: “Dopo una fase oggettivamente difficile, Cinecittà può guardare al 2026 con maggior fiducia, grazie a una gestione che ha promosso il rilancio delle straordinarie risorse interne di questa realtà, al punto di prevedere la presenza di artisti del calibro di Mel Gibson per girare nei suoi studi”. In relazione “al momento di precarietà e talvolta di confusione” del mondo del cinema, il Ministero cercherà di agire di conseguenza, rassicura Giuli. Tra gli obiettivi principali da raggiungere c’è la valorizzazione dei giovani talenti. Per loro il MiC non dovrà stanziare cifre stellari, ma essere piuttosto una “stella polare”.
L’appuntamento con la cerimonia di premiazione dei David di Donatello è per stasera, 7 maggio, alle 21:40 su Rai 1 e su Rai Radio2. “Un’occasione di festa”, sottolinea il presidente Mattarella, ancor di più perché celebrata pochi giorni dopo l’80° anniversario della Liberazione. Il cinema, infatti, “ha contribuito a raccontare la nostra Storia, a formare l’identità degli italiani, a sviluppare una lingua comune e una coscienza civica, a rafforzare le basi della nostra libertà e della nostra democrazia“. Uno sguardo al passato, ma anche a un “futuro che è già cominciato”, in cui il cinema ha saputo “vincere la sfida dell’interdipendenza, dell’integrazione con altre piattaforme e della contaminazione con altri linguaggi”.
Tra i presenti alla cerimonia, oltre ai candidati al premio, figure istituzionali come il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni, l’ad e la presidente di Cinecittà Manuela Cacciamani e Chiara Sbarigia, il presidente dell’AGIS Francesco Giambrone, il presidente dell’ANICA Alessandro Usai.
Intervista a Tecla Insolia, Francesco Gheghi, Andrea Segre, Giuseppe Fiorello, Francesca Comencini, Francesco Costabile, Francesco Di Leva, Celeste Dalla Porta, Lunetta Savino, Valeria Golino, Samuele Carrino, Roberto Proia e Giorgia
Intervista a Lucia Borgonzoni (Sottosegretario alla Cultura), Manuela Cacciamani (AD Cinecittà) e Chiara Sbarigia (Presidente Cinecittà)
I momenti salienti dal tappeto rosso sul set di Roma antica
La regista di Vermiglio, pellicola antimilitarista e vincitrice del David per il miglior film, per la miglior sceneggiatura e molte altre categorie, tiene un incontro con i giornalisti il giorno dopo la premiazione. "Non esistono eroi di guerra - dice - chi fa la guerra diventa stupido"