Globo d’oro: tra i documentari Gagliardo e Bergamasco

Tra i Documentari troviamo 'Il mestiere di vivere' di Giovanna Gagliardo e 'Duse, The Greatest' di Sonia Bergamasco, entrambi targati Cinecittà


Il 2 luglio avverrà la premiazione del Globo d’oro, in Campidoglio. Sarà infatti tra i dipinti della Sala della Protomoteca che i corrispondenti della Stampa Estera in Italia premieranno le eccellenze del cinema italiano. A presentare Betty Senatore, storica speaker di Radio Capital.

Scelte da oltre quaranta corrispondenti esteri provenienti da tutto il mondo, le terne finaliste vedono in lizza per il premio al Miglior Film: Il Nibbio di Alessandro Tonda, Le assaggiatrici diretto da Silvio Soldini e La città proibita di Gabriele Mainetti; questi ultimi scelti anche per la Migliore Regia insieme a Napoli New York di Gabriele Salvatores. Per la Migliore Opera Prima troviamo La casa degli sguardi diretto da Luca Zingaretti, Ciao bambino firmato da Edgardo Pistone e Per il mio bene di Mimmo Verdesca. Tra i Documentari troviamo Il mestiere di vivere di Giovanna Gagliardo; Duse, The Greatest di Sonia Bergamasco e Prima della fine. Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer di Samuele Rossi. La novità di questa 65ma edizione è il Globo Verde, un riconoscimento innovativo che arricchisce la sezione dei documentari, con lo scopo di incoraggiare e incentivare a trattare temi ambientali ed eco-sociali.

Nella categoria Miglior Attrice, si contendono la statuetta Barbora Bobulova, interprete di Per il mio bene; Federica Luna Vincenti per Eterno visionario e Sonia Bergamasco protagonista de Il Nibbio. I volti maschili sono invece Giuseppe Battiston per la sua interpretazione ne Il corpo; Fabrizio Gifuni per Il tempo che ci vuole e Claudio Santamaria che interpreta Nicola Calipari ne Il Nibbio.

Pupi Avati riceverà il Premio alla Carriera come rappresentante indiscusso del cinema italiano dell’ultimo mezzo secolo.

E proprio agli italiani che si distinguono per il loro impegno artistico nel mondo che va il Gran Premio della Stampa Estera, uno speciale riconoscimento a chi diffonde la cultura italiana attraverso l’arte del cinema, e che quest’anno ha scelto una figura iconica per il nostro paese a livello mondiale, Isabella Rossellini.

Il Premio alla Miglior Sceneggiatura vede nominati Doriana Leondeff, Silvio Soldini, Cristina Comencini, Giulia Calenda, Ilaria Macchia e Lucio Ricca autori del film Le assaggiatrici; Gabriele Mainetti, Stefano Bises, Davide Serino per La città proibita; e Gabriele Salvatores per Napoli New York. Nella sezione Miglior Fotografia si contenderanno il Globo d’Oro Paolo Carnera per La città proibita, Maurizio Calvesi per L’abbaglio, e Michele D’Attanasio per Eterno visionario.

La Migliore Commedia si sceglierà tra AmicheMai di Maurizio Nichetti, La storia del Frank e della Nina di Paola Randi e U.S. Palmese dei Manetti bros.; mentre nella categoria Miglior Serie TV troviamo Citadel: Diana diretta da Arnaldo Catinari; L’arte della gioia per la regia di Valeria Golino e M. Il figlio del secolo diretta da Joe Wright.

Per il Premio alla Miglior Colonna Sonora la giuria ha selezionato Fabio Amurri per le musiche de La città proibita; Michele Braga ed Emanuele Bossi compositori per il film L’abbaglio; e Federico De Robertis per Napoli New York.

Infine le terne per il Miglior Corto che vede Chloe di Matthias Salzburger, Mare contro di Paola Verardi e Superbi di Nikola Brunelli.

Il Comitato Cinema 2025 è composto dalle co-responsabili del Premio e della sezione lungometraggio, Francesca Biliotti, corrispondente San Marino RTV, Italia; e Constanze Templin, giornalista/ TV producer freelance, Germania; Antonino Galofaro, responsabile sezione serie TV, giornalista Le Temps, Svizzera; Patricia Mayorga, responsabile sezione cortometraggio, giornalista El Mercurio, Cile; Mary Villalobos, responsabile sezione documentario, giornalista NTN 24 dell’America Latina, Colombia.

Tutte le informazioni sul 65° Globo d’Oro sono disponibili all’account @globodoro su Instagram, TikTok e X e sul sito

 

 

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13 Giugno 2025

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