E’ un film che ha fortemente voluto e che dopo 40 anni segna il suo ritorno al cinema, suo grande amore fin da quando era piccolo: il 63enne Gianni Morandi torna attore in un ruolo drammatico con Padroni di casa di Edoardo Gabbriellini, accanto a Valerio Mastandrea, Elio Germano e Valeria Bruni Tedeschi. Prodotto da Rai Cinema con First Sun, Relief, il film, che ha le musiche di Cesare Cremonini, si girerà sull’appennino tosco-emiliano dal 7 agosto. “E’ bello tornare al cinema. E’ un progetto nato due anni fa ed è un’avventura che vivo volentieri”, ha detto il cantante all’Ansa. Già durante il festival di Sanremo pensava a questo progetto? “Sì e speravo che andasse in porto. In Italia si producono più volentieri le commedie e quindi hanno fatto un po’ di fatica a trovare una produzione convinta”. Racconta che il regista Gabbriellini (36 anni, lanciato nel 1997 come attore da Paolo Virzì con Ovosodo) e gli sceneggiatori Francesco Cenni e Michele Pellegrini lo hanno contattato dicendogli di voler fare “un film particolare, anche un po’ noir”. Il nome di Morandi è legato soprattutto ai ‘musicarelli’ e alle tante fiction di successo.
In Padroni di casa vestirà i panni di un cantante famoso che ha abbandonato le scene per stare accanto alla moglie malata, interpretata da Valeria Bruni Tedeschi. Quali sono i tratti salienti del suo personaggio? “L’amarezza e anche un po’ di disperazione. Interpreto il ruolo di un uomo maturo, indurito dalla vita, che vive l’esperienza di una moglie che resta sulla sedia a rotelle. Ha lasciato le scene da 10 anni e forse rimpiange di non poter più salire su un palco. Addirittura a un certo punto convince il sindaco del paese a organizzare un concerto”.
Morandi rivela che da piccolo vendeva le caramelle al cinema, “guardavo quello schermo enorme e sognavo di fare l’attore. Il mio primo contatto è stato con Pietro Germi, 40 anni fa, con Le castagne sono buone. Ero un po’ immaturo. Germi cercò di aiutarmi, ma nel mio personaggio c’era un aspetto un po’ cinico che forse non sono riuscito a esprimere”. Svela poi di aver rifiutato I pugni in tasca di Marco Bellocchio. “I miei produttori non me l’hanno fatto fare, non mi vedevano adatto dopo In ginocchio da te“.
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