Francesco Paolantoni


F.Paolantoni Un programma televisivo, una scuola per formare giovani artisti e adesso anche una fiction. Dopo nove mesi di lavorazione negli studi di Cinecittà arriva in tv (per 12 puntate, in prima serata su Canale 5 a partire dal mese di dicembre) la “messa in fiction” del fortunato programma televisivo di Maria De Filippi. Prodotta da Maurizio Costanzo (e da Roberto Pace) si chiamerà Domani e racconterà vicissitudini, sacrifici, gioie, amori e dolori di insegnanti e ragazzi che vogliono recitare, ballare, cantare e& diventare famosi. Cinecittà news ha incontrato Francesco Paolantoni, protagonista della fiction insieme a Irene Ferri e Marco Giallini. Irene è Lucia, la manager della scuola, contraltare razionale all’atmosfera sognante; Giallini è Dante, il direttore artistico, un attore molto quotato ma dal carattere difficile, che farà impazzire Lucia, nonostante l’amore. Paolantoni, infine è un insegnante di storia del teatro.
“Credo che il programma della De Filippi sia una delle migliori produzioni della tv attuale. Dà la possibilità a molti ragazzi di talento di diventare bravi e ai ragazzi che stanno a casa di capire che per diventare famosi non c’è bisogno solo di una bella faccia o muscoli e belle forme al posto giusto”, dice il comico.

È la prima volta che si cimenta con una fiction tv.
Sì, mi faceva paura l’idea di lavorare per troppo tempo su uno stesso progetto. I tempi della fiction, si sa, sono più lunghi di quelli di un film per il cinema. Soprattutto avevo paura di stare troppo tempo lontano dal teatro. Poi l’amicizia con Vincenzo Terracciano, il regista, mi ha convinto a cimentarmi con questo progetto che mi ricordava tanto la serie americana Saranno famosi. Sono legato affettivamente a quel telefilm.

A proposito di “Saranno famosi”, non pensa che ci sia il rischio di mostrare situazioni che avranno l’amaro sapore del già visto?
Il rischio c’è sempre. Le emozioni, le situazioni quando si parla di ragazzi che vogliono diventare artisti, sono sempre quelle. Poi c’è anche la tendenza ad andare sul sicuro e giocare sulle emozioni che la gente vuole vivere. Ma dipende molto da come queste emozioni si propongono. La sceneggiatura e la regia di Domani è buona, fresca.

Come si è trovato nel recitare con ragazzi alla loro prima esperienza? Le hanno chiesto consigli?
I ragazzi sono stati tutti bravi. Non avevano bisogno dei miei consigli. Qualche suggerimento l’ho dato, ma non più di questo.

Da qualche anno al cinema i film che raccontano storie di ragazzi che vogliono diventare famosi sono praticamente  cult per il pubblico dei teenager. Come mai?
E’ colpa della televisione che ogni giorno ci fa vedere che tutti possono diventare qualcuno. Per essere artisti ci vuole ben altro: talento e spirito di abnegazione. Insomma bisogna saper fare qualcosa.

autore
06 Ottobre 2004

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