FRANCESCO APOLLONI

“Avevamo pensato di rimandare la proiezione di “Fate” come noi, poi la direzione del Roma Indipendent Film Festival ha ritenuto che questo sarebbe comunque stato un modo, anche se minimo, per ricordare Alberto Sordi“.
Il regista Francesco Apolloni spiega la decisione di non rinviare l’apertura del Festival dedicato al cinema indipendente romano. Questa sera alla proiezione, che si terrà al Cinema Amaldi di Roma in zona Tor Bella Monaca (via Domenico Parasacchi, 21) interverrà il sindaco di Roma Walter Veltroni, il presidente di “Roma Capitale” Luca Nitissi, alcuni attori del film, Ricky Tognazzi e Agnese Nano, oltre a ospiti come Daniele Liotti, Pierfrancesco Favino, Alex Infascelli e Jane Alexander.
Realizzato dall’autore romano due anni fa, Fate come noi contiene immagini di repertorio tratte da Un giorno in pretura di Steno con Albertone nei panni dello sfortunato Meniconi, un giovane un po’ scemotto che dopo essersi fatto un bagno in una “marana” viene derubato dei suoi vestiti e subito dopo arrestato per oltraggio al pudore.
Memorabile la sequenza di fronte al pretore Salomone Lorusso (Peppino De Filippo), anch’essa riportata nel film di Apolloni, il quale ascoltando le ragioni di Meniconi si innervosisce e urla: “Ma io lo caccio via! Questo lo caccio via!”.
Nel film ci sono altri riferimenti al genere: la voce off di Ave Ninchi in duetto con Alberto Sordi e varie scene omaggio a Un americano a Roma.
“Qualunque regista italiano che voglia provare a emozionare, facendo ridere e piangere allo stesso tempo, non può non fare riferimento alla commedia all’italiana degli anni ’50 e ’60 – sottolinea Apolloni – Quel modo di raccontare la realtà in modo irriverente e graffiante fa parte del DNA di tutti noi. Io sono un regista romano e temo con la mia professione di non poter prescindere da film come Una vita difficile, Il sorpasso…Sono nato e cresciuto a pane e commedia all’italiana”.
Infine il regista ha sottolineato: “C’è una generazione di attori, penso a Pierfrancesco Favino, Carlotta Natoli, Claudio Santamaria, Fabrizio Bentivoglio e Sergio Castellitto, legata, seppur involontariamente, a quel tipo di cinematografia. E sono tutti attori di grande spessore”.