Per Un Certain Regard il premio Fipresci è andato a L'exercice de l'Etat di Pierre Schoeller
Grandi festeggiamenti al Padiglione turco del Marché, mentre il film di Nuri Bilge Ceylan è dato come favorito anche da un bookmaker inglese. Italia a bocca asciutta?
Il ministro dei Beni Culturali invia un messaggio di congratulazioni ai vincitori del festival di Cannes, che ha comunque riservato un'ottima accoglienza ai nostri autori
L'amministratore delegato di Rai Cinema, che distribuisce in questi giorni nelle sale The Tree of Life, commenta la Palma d'oro vinta dall'autore americano
Uno è troppo timido per apparire in pubblico, l'altro si è fatto cacciare dal festival per le incaute dichiarazioni sul nazismo, ma la sua attrice Kirsten Dunst ha ottenuto il premio per l'interpretazione. Mentre i belgi Dardenne sfiorano la terza consacrazione e si dividono il Grand Prix ex aequo con il turco Nuri Bilge Ceylan. La francese Maiween rischia l'infarto sul palco della cerimonia, mentre il connazionale Jean Dujardin si mette a ballare. E Mr. President Bob De Niro accenna alla non unanimità della giuria: "Ma abbiamo sentito che The Tree of Life era 'il' film, per la grandezza, l'impatto e le intenzioni". E gli italiani? "Straordinari, ma bisogna fare delle scelte"
Les Géants dell'attore-regista belga Bouli Lanners vince il premio CICAE e il premio SACD. Il film ha entusiasmato il pubblico con la tragicomica avventura di tre ragazzini abbandonati a loro stessi e in balìa di strani personaggi e pericoli vari. "La forma di una favola - ha detto il regista - mi permetteva di affrontare i temi dell'assenza dei genitori e la mancanza di affetto in modo trasversale". E il Label Europa Cinemas va a Atmen dell'austriaco Karl Markovics
Si parla dell'emancipazione femminile nel mondo islamico alla conferenza stampa di La source des femmes, il film di Radu Mihaileanu in concorso che racconta la ribellione delle donne di un villaggio marocchino contro i mariti. Nel cast attrici famose come Hiam Abbas, Hafsia Herzi, Leila Bekhti e la cantante Biyouna. E il regista: "Il Corano afferma i diritti delle donne, anche se spesso questa parte viene taciuta"
La giuria presieduta da Michel Gondry ha scelto i lavori di Doroteya Droumeva, Kamal Lazraq e Son Tae-gyum
Al film il Grand Prix Nespresso e il Premio SACD; menzione a Snowtown e Las Aacias segnalato dai registi indipendenti dell'ACID
Oltre 10 minuti di applausi. Il ministro: "Sean Penn uno straordinario protagonista. Anche se il film è stato girato in inglese, la sceneggiatura è tutta italiana"
Il regista rumeno, che in concorso ha portato La source des femmes, film sulla ribellione delle donne di un villaggio marocchino, interviene sui temi della protesta che dal Nordafrica si estende verso l'Europa: "La vera rivoluzione sarebbe riconquistare il tempo per la riflessione, perché la mancanza di tempo ci rende fragili e manipolabili"
Affascina in chiusura del concorso Once upon a time in Anatolia del cineasta turco che a Cannes ha già vinto il premio della regia nel 2008 con Tre scimmie. Storia di un'indagine di polizia quasi in tempo reale nei luoghi remoti dell'altipiano
L'attrice, protagonista del film di chiusura Les bien-aimés, interviene nella polemica sul regista danese: "Assurdo l'uso che è stato fatto delle sue dichiarazioni"
Menzioni sono andate a Le Havre di Aki Kaurismaki e a Et maintenant on va ou? di Nadine Labaki (Un Certain Regard)
La regista Maïwenn è anche protagonista insieme a Riccardo Scamarcio, al rapper Joey Starr, Karine Viard e Marina Foïs
Il regista iraniano si aggiudica il premio per la miglior regia al Certain Regard e lo ritira per lui la moglie. Miglior film ex-aequo Arirang di Kim Ki-Duk e Halt Freier strecke di Andreas Dresen. Premio speciale a Elena del russo Andrey Zvyagintsev
L'opera prima di Alice Rohrwacher, proposta dalla Quinzaine, è stata segnalata, con il riconoscimento che serve a valorizzare la produzione culturale dei paesi latini, "per lo sguardo potente e sottile"
E il 24 maggio a Pisa ciak anche per l'opera prima surreale di Gianni Pacinotti L'ultimo terrestre, prodotta da Fandango
Il regista spagnolo smentisce di avere in cantiere un progetto sulla famosa cantante italiana: "La amo, ma non farò un film su di lei"
Stasera il ministro alla proiezione ufficiale di This must be the place
Il regista belga di Eldorado vince due premi (CICAE e SACD) con Les Géants. Il Label Europa Cinemas va all'austriaco Atmen di Karl Markovics
Il divo americano, che in This Must Be the Place, è un ex cantante dark in pensione, non esclude la possibilità di un premio "anche se qui ci sono film meravigliosi e so per esperienza che la Palma dipende da come i giurati reagiscono a questi film. Ma non è un caso se Paolo Sorrentino è stato invitato molte volte in competizione. E' un regista magnifico, con una visione originale. Sul set era come se lui suonasse il pianoforte e io girassi le pagine". Il film, accolto con applausi al Festival di Cannes, uscirà in Italia in autunno, in contemporanea con Usa e Francia
"Quello che ho detto è completamente stupido - ha detto il regista circa la sua infelice uscita su Hitler e gli ebrei - ma sono stato frainteso"
Si è aggiudicato la Palma d'oro per la Miglior Regia Drive, storia di un tizio senza nome (il Ryan Gosling di Blue Valentine) che di giorno fa lo stuntman e di notte l'autista della malavita, finché non si innamora di Carey Mulligan. Un film metropolitano e ultraviolento di un regista già di culto che ricorda il Taxi Driver interpretato dal presidente di giuria di Cannes 64