È morto questa notte, nella sua villa di piazza Numa Pompilio a Roma, Alberto Sordi. Aveva 82 anni, era nato il 15 giugno 1920. Sordi era assistito dalla sorella Aurelia. A quanto si è appreso, la morte è stata provocata dalla grave malattia che lo aveva colpito negli ultimi sei mesi.
Il modo migliore per ricordare la sconfinata carriera dell’attore romano, caposaldo della commedia all’italiana, è rileggere alcune delle sue celebri battute, come quella del Il vedovo. Di notte, a passeggio insieme a un amico, Sordi rivela il suo sogno: «Ho sognato che ero rimasto vedovo. Un sogno completo: morte, camera ardente, funerale. Io camminavo dietro al feretro. Mentre tutti piangevano, io ridevo. Poi, mentre calavano la bara giù, nella fossa, ho sentito come un colpetto qui dietro alla nuca. Tac! Anche abbastanza forte. Mi sono risvegliato nel mio letto: era mia moglie che mi diceva, “cos’hai cretinetti, ridi nel sonno?”».
Memorabile, nel Tassinaro, la lite con il turista americano su “Dallas”: «Ma che, noi italiani ve imponemo a voi forse una trasmissione in televisione de nome Valmontone, Portogruaro, Gallarate? Perché voi ce dovete rompe li cojoni co ‘sto “Dallas”?». Ancora, da Mamma mia che impressione, Sordi allo scopino in strada: «Molte immondizie, scopi’? Che ce voi fa’, se non ci fossero gli insudicioni non ci saresti neanche tu scopi’, non ti pare?». Celebre anche la caricatura del funzionario ne Il commissario, con il personaggio del vice commissario Lombardozzi Dante. Quando si presenta a una ragazza spaventata, Lombardozzi dice: «Capisco che un animo sensibile come il suo possa turbarsi, ma non il funzionario deve impressionarla, bensì l’uomo».
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La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk