Adamo ed Eva, il serpente, una mela spaccata, il giardino perduto, l’armonia compromessa. È l’immagine di una “crisi di coppia”, con un omaggio a Ettore Scola, a dare il senso della 19ma edizione del Religion Today Film Festival. La kermesse, in programma dal 7 al 17 ottobre a Trento e in altre località della provincia, interroga il cinema del mondo sul rapporto talora problematico ma straordinariamente vitale tra religioni e diversità di genere.
Un cartellone composito – 53 opere in concorso, provenienti da 26 Paesi – e articolato in tre sezioni (lungometraggi, cortometraggi e documentari) che si focalizza sulla condizione femminile e l’immagine della donna nella società.
E una giuria internazionale chiamata a valutarle (tra i giurati, anche Aruna Vasudev, fondatrice del Network for the Promotion of Asian Cinema e Sahraa Karimi, prima e unica donna afgana ad aver conseguito un dottorato in cinema) e appuntamenti quotidiani volti a favorire dibattiti e confronti.
Nella sezione Documentari Dustur di Marco Santarelli e Pritja – L’attesa di Roland Sejko, entrambi targati Luce Cinecittà e tra i lungometraggi My Name Is Adil di Adil Azzab, una coproduzione Italia, Marocco.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis