David Speciale 70 a Sergio Mattarella, “riferimento solido e affettuoso”

L’Accademia del Cinema Italiano conferisce il riconoscimento speciale al Presidente della Repubblica. Le parole del Capo dello Stato: “il cinema, un alleato per affrontare il cambiamento d’epoca”


La presidente e direttrice artistica del Premio David di Donatello, Piera Detassis, in diretta dal Quirinale, che ospita la presentazione della 70ma edizione – stasera, 7 maggio 2025 in diretta da Cinecittà – conferisce al Presidente della Repubblica un David Speciale 70: “Sergio Mattarella è stato un punto di riferimento solido e affettuoso” per il cinema italiano, onorandone la Storia, il presente e il futuro, ha puntualizzato Detassis che conclude: “Grazie, Presidente, di averlo accettato”.

Il presidente Mattarella, a conclusione dell’appuntamento mattutino, ha tenuto il consueto discorso di tributo al Premio, facendo un punto sullo stato di salute del cinema italiano: “70 anni, un traguardo significativo. Il cinema è organo vitale della nostra società: ha contribuito a sviluppare l’identità degli italiani, a rafforzare le basi di libertà e democrazia” e qui il Capo dello Stato cita Roma Città Aperta, ma anche Federico Fellini. “I David contengono le pagine del cinema, un dono nella Storia della Repubblica: contengono sogni e affanni” – continua Mattarella, per cui “il cinema è cambiato e cambierà: evolvono gli strumenti, i gusti, le percezioni. Quel che si deposita nella coscienza trasmette valori. Il cinema è capace di lasciare traccia sotto la superficie, è un alleato per affrontare il cambiamento d’epoca” e qui si congratula con i premiati Pupi Avati, Ornella Muti e il suo conterraneo Giuseppe Tornatore “regista siciliano e universale, di storie senza tempo”.

Con riferimento al premio speciale appena ricevuto, ringrazia e dice: “conserverò con affetto la statuetta; alla notizia ero perplesso, non avendo meriti da rivendicare, ma ho accettato appena saputo che fosse stato conferito anche ai miei predecessori: è un premio all’istituzione, per disegnare e promuovere la nostra identità italiana nel mondo”.

Ancora, Mattarella afferma che “il cinema ha vinto la sfida dell’interdipendenza, dell’integrazione, non è rimasto uguale a se stesso: un processo di estetica del cinema ma anche industriale”, infatti si parla di “un comparto che ha un peso crescente nell’economia nazionale: le sale soffrono una pericolosa erosione ma non ci si può rassegnare alle sole logiche di mercato. Le istituzioni hanno la responsabilità di regolare questi processi: occorre rilanciare le produzioni, per la dinamicità e l’equità del sistema. Le produzioni estere sono tornate nei nostri studi perché hanno visto un grande polo. Le sfide non possono spaventare: il futuro è già cominciato”.

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07 Maggio 2025

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