Dal Teatro 5 di Cinecittà, Elena Sofia Ricci e Mika conducono la 70ᵃ edizione dei Premi David di Donatello, in diretta in prima serata su Rai 1, in 4K sul canale Rai4K e su Rai Radio2. Ventisei i Premi David di Donatello che saranno assegnati nel corso della serata. Tra i premi speciali già annunciati, il David alla Carriera a Pupi Avati, i David Speciali a Ornella Muti e a Timothée Chalamet, e il Premio Speciale Cinecittà David 70 a Giuseppe Tornatore. Il cineasta Sean Baker è atteso per ritirare il David come Miglior Film Internazionale al suo Anora mentre Diamanti di Ferzan Özpetek sarà premiato con il David dello Spettatore.
Dopo l’introduzione musicale di Mika con la sua We Are Golden e il monologo di Elena Sofia Ricci, il primo premiato di serata è Francesco Di Leva, che si commuove ritirando la statuetta.
“Vermiglio è un film silenziosamente e convintamente antimilitarista. Racconta di quando la guerra ce l’avevamo noi in casa” dichiara Maura Delpero ritirando il David per la Miglior sceneggiatura originale.
“Ricorderò sempre la voce di Monica Vitti” dichiara Giuseppe Fiorello prima di consegnare il premio di Miglior attrice non protagonista a Valeria Bruni Tedeschi, che rivendica con ironia “la prova di coraggio” di interpretare un personaggio più vecchio di lei.
“Cinecittà e David di Donatello sono una formula magica” dichiara, ritirando il Premio Speciale Cinecittà David 70, Giuseppe Tornatore, che a Cinecittà ha girato due film per intero e dove, durante il montaggio de La leggenda del pianista sull’oceano, ci ha pure dormito per un paio di mesi.
“Non ho alcun legame con nessuna delle persone qui presenti ma sento un a profonda connessione con questo paese e sono grato alla comunità cinematografica italiana” afferma il divo Timothée Chalamet, ritirando il David Speciale. In Italia, l’attore ha girato il film che gli ha dato il successo: Chiamami con il tuo nome di Luca Guadagnino, che ha definito “la persona più importante della mia carriera”.
Per l’omaggio a Borotalco di Carlo Verdone, Mika e Claudio Santamaria – co-conduttore della diretta su Rai Radio 2 – cantano Futura di Lucio Dalla.
Ritirando il premio per la Miglior sceneggiatura non originale, Stefano Sardo ha voluto ricordare “le persone che muoiono dall’altra parte del Mediterraneo”.
A premiare il Miglior regista esordiente – andato a Margherita Vicario – è Mario Martone, unico rappresentante italiano in Concorso al prossimo Festival di Cannes, con Fuori. Il regista vinse lo stesso premio nel 1992 con Morte di un matematico napoletano.
Contrattempo durante l’esibizione di Era già tutto previsto, brano contenuto nel film Parthenope. Dopo alcuni errori, infatti, il cantautore Riccardo Cocciante decide di interrompere e ricominciare dall’inizio il brano, incoraggiato dal collega Mika. Buona la seconda, per Cocciante, che emoziona il pubblico con la sua performance.
In lacrime, la vincitrice del David come Miglior attrice protagonista Tecla Insolia ringrazia Valeria Golino: “Sono diventata qualcosa che non sarei potuta diventare senza di te. Sei la regista dei sogni di ogni attrice e di ogni attore”.
“Voglio dedicare questo premio a tutte le persone che lottano per il raggiungimento di quella parità di dignità scritta nella costituzione” dichiara Elio Germano ritirando il David come Miglior attore protagonista, aggiungendo sul finale: “un palestinese deve avere la stessa dignità di un israeliano”.
Maura Delpero è la prima donna a vincere il David alla miglior regia: “Dobbiamo al cinema del reale una maggiore pluralità di sguardi” afferma ricordando il suo passato da documentarista.
In chiusura Sean Baker ritira il David al miglior film internazionale: “è surreale ritirare questo premio, perché proprio qui a Cinecittà è stato girato Le notti di Cabiria, fonte di ispirazione di Anora” dichiara il regista statunitense.
Miglior film: Vermiglio di Maura Delpero
Miglior regia: Maura Delpero – Vermiglio
Miglior attrice protagonista: Tecla Insolia – L’arte della gioia
Miglior attore protagonista: Elio Germano – Berlinguer – La grande ambizione
Miglior attrice non protagonista: Valeria Bruni Tedeschi – L’arte della gioia
Miglior attore non protagonista: Francesco Di Leva – Familia
Miglior sceneggiatura originale: Maura Delpero – Vermiglio
Miglior sceneggiatura non originale: Valeria Golino, Luca Infascelli, Francesca Marciano, Valia Santella e Stefano Sardo – L’arte della gioia
Miglior esordio alla regia: Margherita Vicario – Gloria!
Miglior produttore: Francesca Andreoli, Leonardo Guerra Seràgnoli, Santiago Fondevila Sancet, Maura Delpero per Cinedora, con Rai Cinema in collaborazione con Charades (coproduzione con la Francia) e Versus (coproduzione con la Belgio) – Vermiglio
Miglior autore della fotografia: Michail Kričman – Vermiglio
Miglior compositore: Margherita Vicario e Davide Pavanello – Gloria!
Miglior canzone originale: Aria! (musica e testo di Margherita Vicario, Davide Pavanello, Edwyn Roberts, Andrea Bonomo e Gianluigi Fazio, interpretazione di Margherita Vicario) – Gloria!
Miglior montatore: Jacopo Quadri – Berlinguer – La grande ambizione
Miglior scenografia: Tonino Zera, Carlotta Desmann e Maria Grazia Schirripa – Le Déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta
Migliori costumi: Massimo Cantini Parrini – Le Déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta
Miglior sonoro: Dana Farzanehpour, Hervé Guyader e Emmanuel de Boissieu – Vermiglio
Miglior acconciatura: Aldo Signoretti e Domingo Santoro – Le Déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta
Miglior trucco: Alessandra Vita e Valentina Visintin – Le Déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta
Migliori effetti visivi: Víctor Pérez – Napoli – New York
Miglior casting: Maurilio Mangano e Stefania Rodà – Vermiglio
David Giovani: Napoli – New York di Gabriele Salvatores
Miglior documentario – Premio Cecilia Mangini: Lirica Ucraina di Francesca Mannocchi
Miglior cortometraggio: Domenica sera di Matteo Tortone
Intervista a Tecla Insolia, Francesco Gheghi, Andrea Segre, Giuseppe Fiorello, Francesca Comencini, Francesco Costabile, Francesco Di Leva, Celeste Dalla Porta, Lunetta Savino, Valeria Golino, Samuele Carrino, Roberto Proia e Giorgia
Intervista a Lucia Borgonzoni (Sottosegretario alla Cultura), Manuela Cacciamani (AD Cinecittà) e Chiara Sbarigia (Presidente Cinecittà)
I momenti salienti dal tappeto rosso sul set di Roma antica
La regista di Vermiglio, pellicola antimilitarista e vincitrice del David per il miglior film, per la miglior sceneggiatura e molte altre categorie, tiene un incontro con i giornalisti il giorno dopo la premiazione. "Non esistono eroi di guerra - dice - chi fa la guerra diventa stupido"