RICCIONE-“C’è sempre un misto di felicità, preoccupazione e responsabilità quando si interpreta un personaggio realmente esistito e così amato. Per me è davvero un emozione. Io reagisco sempre tiepidamente quando ottengo un ruolo, ma stavolta ho chiamato subito la mia compagna e la mia famiglia dicendo che avrei fatto Franco Battiato”. Dario Aita interpreterà il cantautore siciliano, scomparso quattro anni fa, nel nuovo film tv della Rai Franco-Il lungo viaggio, le cui riprese inizieranno alla fine di ottobre.
Il biopic, una produzione Rai Fiction e Casta Diva, diretto da Renato De Maria, e scritto da Monica Rametta, che arriverà il prossimo anno su Rai 1, è un viaggio nella vita di Franco Battiato, icona della musica italiana nel mondo. Un percorso attraverso il quale conoscere le pieghe più nascoste dell’animo del maestro che, con il suo mix di ironia e spiritualità, ha scritto le più significative pagine della musica del nostro Paese, cambiandone orgogliosamente le atmosfere e le percezioni.
Il nome dell’attore è stato svelato nel corso dell’Italian Global Series Festival, organizzato da Apa. “Di Battiato sapevo molto poco – ha detto l’attore, visto recentemente in Parthenope di Paolo Sorrentino – All’inizio ho ripescato nella memoria della mia infanzia e della mia adolescenza. Ora mi affiderò alla sceneggiatura, lavorando sulle sue parole. Lui è sempre stato alla ricerca innata di un qualcosa, di un io, di se stesso, soprattutto nei primi anni. Sarà una grande fortuna se la mia ricerca su Battiato troverà un punto di incontro con la sua ricerca”.
Leonardo Ferrara, capo struttura di Rai Fiction, ha spiegato: “Sono dieci anni che dedichiamo spazio con una miniserie o un film a un grande personaggio della musica leggera. Abbiamo raccontato Fabrizio De Andrè, Rino Gaetano, Mia Martini, Nada lanciando Tecla Insolia, e recentemente Peppino Di Capri. Da diversi anni pensavamo a un film su Battiato, così amato da tante generazioni. È stato un cantautore che ha abbracciato il post progressive e la musica sperimentale, si è avvicinato al misticismo e alla musica spirituale, fino agli ultimi successi. La musica poliedrica di Battiato ci ha fatto cantare, ballare, divertire, emozionare. Il nostro obiettivo è quello di realizzare un film evocativo che racconti la poetica di Franco attraverso una gamma di colori”.
Quando è iniziata a circolare la notizia di un biopic su Battiato, molti attori si sono fatti avanti spontaneamente. “Con Renato De Maria abbiamo iniziato a fare i primi provini – ha detto ancora Ferrara – Ci serviva un protagonista che sapesse cantare live. Abbiamo fatto vedere il provino di Dario alla nipote di Battiato, Cristina, la figlia del fratello. Guardandolo sul telefonino lei si è commossa. È stato un momento molto intenso”.
Inizialmente Rametta non voleva scrivere il film. “Si sa davvero poco della vita privata di Battiato. Ci sono delle vite che sono più semplici da raccontare drammatizzandole. Poi ho capito che sarebbe stata una sfida per me fare il film – ha raccontato la sceneggiatrice – Con la produttrice Francesca Chiappetta, amica di Franco, ci siamo imbarcate in una ricerca tra amici, libri e persone varie. Lui non è un personaggio canonico, dunque ci voleva qualcosa in più. Battiato per andare avanti si è guardato molto dentro, tirando fuori cose meravigliose. Mi sono ritrovata a scoprire davvero chi fosse. Così ho pensato che la chiave per raccontarlo fosse il cammino spirituale e mistico di un uomo che è andato alla ricerca di qualcosa di alto e di altro, grazie al quale è riuscito a trasformarsi e trasformare in musica il suo pensiero. Al pubblico sarà mostrato il suo rapporto con la madre, la sua ironia. Aveva una leggerezza davvero incredibile”.
Tra gli ospiti della serata finale anche Carlo Verdone, Barbara Ronchi, Cristina Comencini, Riccardo Scamarcio e Alice Filippi
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