Costanzo piace a ‘Variety’ e ‘The Hollywood Reporter’

Saverio Costanzo è sostanzialmente piaciuto anche alla critica internazionale, che ha puntato molto sulla tensione omosessuale presente, seppure velatamente, nel suo film in concorso a Berlino, ma anche sugli aspetti culturali e sul cattolicesimo di cui la vicenda è imbevuta. “I film italiani non sono mai così bizantini come quando parlano della religione cattolica. Non fa eccezione In memoria di me che fa irruzione sullo schermo con potente originalità e una certa profondità di pensiero in una atmosfera non priva di tensione e coinvolgente”. Così scrive su “Variety” Deborah Young, senza nascondere tuttavia che il film, mentre potrà affascinare coloro che sono attratti da questi temi, lascerà invece un altro tipo di pubblico dubbioso o interdetto. “The Hollywood Reporter” apprezza la bravura della regia e le spettacolari location dell’Isola di San Giorgio Maggiore, mentre il recensore Ray Bennett rimane un po’ distante dai temi religiosi segnalando tuttavia che il giovane Costanzo accetta la sfida piuttosto ardua di un dramma che si dipana esclusivamente nella testa del protagonista e spesso nel silenzio.