Claude Chabrol e la ragazza divisa in due


È ormai un appuntamento fisso, quello con Claude Chabrol che a Torino è di nuovo impegnato in interviste e incontri pubblici, tra cui la presentazione del dvd di Une femme infidèle che esce con Minerva/RaroVideo. È arrivato sugli scaffali anche il volume curato da Enrico Ghezzi, Stefano Francia Di Celle e Roberto Turigliatto, che s’intitola L’oeil du malin e raccoglie interviste e saggi oltre che molti scritti apparsi sui Cahiers du Cinéma. Critico in prima persona, il settantaseienne maestro francese conserva un’arguzia della conversazione che rende intelligente la risposta a qualsiasi domanda. Parla anche di politica (una volta ha detto più o meno: “sono comunista, è vero, ma non per questo faccio film sulle fabbriche o la mietitura del grano”) senza sbilanciarsi eccessivamente, ma si scalda quando gli nomini Ségolène Royal: “La prima reazione quando si è candidata è stata chiedere ‘ora chi si occuperà dei suoi figli?’ Il che dimostra che viviamo in un mondo imbecille e maschilista. Il problema di chi si occuperà dei suoi figli si può risolvere in un secondo momento, per ora ha dimostrato di avere le carte in regola per presentarsi”. A suo modo femminista, Chabrol, grande ritrattista di anime femminili tutt’altro che passive o deboli (una galleria a cui si è aggiunta recentemente l’inesorabile magistrato Isabelle Huppert in L’ivresse du povoir), giudica la pazienza delle donne addirittura “angelica”. “Avete sopportato per 4 o 5000 anni, ora mi aspetto qualche cambiamento e spero che nel giro di vent’anni avremo almeno quattro o cinque paesi governati da prime ministro: sarà una vera rivoluzione”. Confessa, tuttavia, che il suo interesse per l’altro sesso non è solo polemico o intellettuale. “Trovo comunque più interessante la psicologia femminile, infinitamente più ricco il destino femminile rispetto al destino di un uomo. Credo che per comprendere una donna ci vogliano due uomini ed ecco perché mi piacciono tanto i triangoli che ho sempre messo in scena”. Lo ha fatto ancora una volta con La fille coupée en deux, che ha appena finito di girare a Lione e che sarà pronto a febbraio (per Berlino?). Basato su un fatto di cronaca nera accaduto negli Stati Uniti nel 1905, che coinvolse l’architetto che aveva progettato il Madison Square Garden, ha già ispirato un noir degli anni ’50 (L’altalena di velluto rosso di Richard Fleischer) e l’episodio viene raccontato in Ragtime di Milos Forman. “Io l’ho spostato al giorno d’oggi e ho cambiato un po’ i personaggi, ma è incredibile come i fattori psicologici e umani non siano mutati assolutamente, anche se è trascorso un secolo intero e nonostante tutte le trasformazioni della società e le differenze tra gli Stati Uniti e la Francia. Questo dimostra che la natura umana è immutabile, cosa che ho sempre pensato e che voglio dimostrare ancora una volta”. Nel cast Ludivine Sagnier, Benoit Magimel e Franois Berléand per raccontare la storia di una ragazza che fa le previsioni del tempo in tv sposata a un miliardario squilibrato e contemporaneamente innamorata di un giovane e affascinante scrittore. C’è un omicidio ma chissà potrebbe anche non essere quello che pensate.

autore
15 Novembre 2006

Articoli

Una delle illustrazioni del progetto
Articoli

Argento Reloaded by Luca Musk

L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia

Articoli

The Arch., quando gli architetti diventano oracoli

Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre

Articoli

Buon 2018 ai lettori di CinecittàNews

La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.

Articoli

Cattivissimo 3 sfiora i 15 milioni

E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk


Ultimi aggiornamenti