Cei: vietare Scorsese

“Una decisione che lascia sconcertati” così la Commissione valutazione film della Conferenza episcopale italiana ha commentato il non divieto ai minori per Gangs of New York di Martin Scorsese. “Il film è un affresco impietoso sull’America di ieri che parla forse anche di quella d’oggi. In questa prospettiva si può vederlo con maggiore serenità e accortezza per non lasciarsi andare al rifiuto che altrimenti si prova di fronte a sequenze crude e brutali”. Ma la Cei si chiede come mai il film in Italia, a differenza di tanti altri paesi, non sia stato vietato ai minori di anni 16 o 18: “Gli adolescenti italiani sono forse più maturi dei loro coetanei stranieri?”.
E intanto Roberta Gisotti, rappresentante dell’Associazione genitori e membro della terza Commissione censura ha rassegnato le dimissioni: “Si tratta di un’istituzione inutile – ha dichiarato – che non tutela affatto l’infanzia ed è anche dannosa e ingannevole nei confronti delle famiglie che dovrebbero affidarsi ai pareri espressi dalla Commissione”