Cardinale & Huppert, regine di Locarno

Locarno festival meno alternativo e più glamour, questo 64°, dal 3 al 13 agosto in riva al lago svizzero con star del calibro di Harrison Ford, Daniel Craig, Olivia Wilde e la nostra Claudia Cardinale che riceverà il Pardo alla carriera. E poi il divo francese Gérard Depardieu, il controverso regista americano Abel Ferrara (Pardo d’onore), Kabir Bedi indimenticabile Sandokan, Bruno Ganz (altro Pardo alla carriera). E ancora Isabelle Huppert per l’Excellence Award, Leslie Caron che prenderà parte alla retrospettiva dedicata a Vincente Minelli e Louis Garrel in giuria.

Un parterre molto ricco reso possibile da una capacità attrattiva maggiore conquistata anno dopo anno e, visto che pure il business ha il suo spazio, da un budget adeguato (circa 9,5 milioni di euro nel 2011). Ha lasciato il segno, evidentemente, il forfait all’ultimo momento di Anjelica Huston, Excellence Award nel 2008. All’epoca sulla stampa elvetica si parlò della richiesta di un cachet di 100mila franchi, richiesta che fece dire di no agli organizzatori.

Non verrà quasi certamente Jane Fonda che chiude il festival con la prima mondiale di Et si on vivait tous ensemble? di Stephane Robelin in Piazza Grande e Justin Timberlake divo anche musicale in Amici di letto: istruzioni per l’uso. Tra le curiosità: nel pre-festival Magali Noel, la famosa Gradisca di Amarcord, che proprio in occasione della visione del film canterà l’omonima canzone. Per non dimenticare però l’attenzione ai problemi internazionali, sarà reso omaggio a Jafar Panahi, condannato a sei anni di reclusione per aver criticato il regime iraniano proiettando il suo secondo lungometraggio, Lo specchio, Pardo d’oro nel 1997. Molto atteso, in competizione il film italiano Sette opere di misericordia dei gemelli Gianluca e Massimiliano De Serio che è targato Cinecittà Luce. In giuria, sempre per l’Italia, ci sono ben due registi: Michelangelo Frammartino e l’autore di Io sono l’amore Luca Guadagnino.