L’eredità è tratta, da Chris Evans a Anthony Mackie, neo Captain America.
L’attore, che storicamente nel Marvel Cinematic Universe era Falcon, arriva a Roma come protagonista – “e produttore”, precisa lui stesso – di Captain America: Brave New World, ultimo capitolo in termini temporali della vicenda degli Avangers, dopo aver raccolto l’eredità, e lo scudo simbolo del personaggio che adesso incarna, dallo storico Evans.
S’è disegnata nella Storia del super eroismo cinematografico come scena iconica quella in cui – nell’epilogo di Avangers: Endgame – s’è assistito al passaggio di testimone, lo scudo appunto, da un anziano Evans a Sam Wilson (Mackie), che ora gli impone il compito di affrontare un incidente internazionale e scoprire le ragioni di un efferato complotto globale prima che scatti un allarme rosso.
La visione di circa mezz’ora del footage di Captain America: Brave New World di Julius Onah ha mostrato in scena anche Harrison Ford, che debutta nel MCU, nel doppio ruolo di Presidente degli Stati Uniti d’America e del super eroe Red Hulk, informazione già conosciuta ma che, all’annuncio ufficiale, ha mandato in delirio i fan degli Avangers. E, proprio a proposito del signor “Indiana Jones”, Mackie ricorda il primo giorno di riprese insieme al collega come “una giornata in cui mi ha colpito al cuore” (oltre ad aver lì scoperto come l’attore 82enne ami follemente il “cibo italiano pulito”, definizione che nessuno ha ancora inteso cosa significhi: “pulito”… forse leggero?” Chissà).
Ma dove eravamo rimasti e come siamo arrivati a Brave New World?
Alla fine di Avengers: Infinity War (2018) il super villane Thanos riunisce le 6 Gemme dell’Infinito che gli conferiscono un potere immenso tanto che con un solo schiocco delle dita fa letteralmente sparire la metà della popolazione di tutto l’universo: questo evento è denominato Blip. Thanos in seguito distrugge le Gemme, atto che impedisce di tornare indietro; cinque anni dopo il Blip, gli Avengers scoprono un modo per viaggiare nel tempo e recuperare le pietre preziose prima che vengano distrutte: si organizzano dividendosi e ogni squadra deve recuperare una gemma in “epoche” e situazioni diverse. Steve Rogers (Chris Evans – Captain America), assieme a Stark, torna negli Anni ‘70 per recuperare la Gemma dello Spazio e lì ritrova Peggy Carter, sua fidanzata ai tempi della Seconda Guerra Mondiale; Rogers alla fine del Conflitto era precipitato, a bordo di un aereo, in area artica, e vi era rimasto congelato per sette decenni. In sintesi, da qui nasce la vicenda raccontata poi in Avengers: Endgame (2019), in cui, tornati al presente, gli Avengers riuniscono le Gemme in un guanto progettato da Stark, Banner e Rocket. Bruce, il più resistente alle radiazioni gamma, lo indossa e inverte il Blip, riportando tutti gli scomparsi in vita. Nel frattempo, la Nebula del 2014 permette allo Thanos di quell’anno e al suo esercito di raggiungere il presente, bombardando la base degli Avengers. La Nebula del presente convince la Gamora del 2014 ad aiutarla, ma è costretta a uccidere la se stessa del passato quando cerca di attaccarli. Thanos combatte Iron Man, Thor e Captain America: riesce a sopraffarli, ma in quel momento si presentano tutti gli alleati degli Avengers. Durante lo scontro che ne segue, Thanos riesce a impossessarsi nuovamente del guanto e decide di usarlo per distruggere l’universo esistente, creandone uno nuovo e grato per le sue azioni. Stark lo inganna per ottenere le Gemme e le utilizza per disintegrare Thanos e il suo esercito, nonostante subito dopo spiri a causa del potere eccessivo che le Gemme hanno esercitato sul suo corpo. Dopo il funerale di Stark, gli Avengers vengono sostanzialmente sciolti: Thor nomina Valchiria nuova sovrana di Asgard e parte per lo spazio con i Guardiani della Galassia; Rogers riporta le Gemme e Mjolnir alla loro linea temporale, rimanendo nel passato a vivere con Peggy: è qui che Evans, nel presente e ormai anziano, designa Sam Wilson come nuovo Captain America.
“Non era facile ricominciare dopo un titolo come Endgame, che significa: ‘fine del gioco’. Questo nuovo film ha gli stessi mattoni di base ma nessun film poteva paragonarsi a Endgame, bisognava quindi portare quelle story line alla generazione successiva”, spiega Mackie, che ha certamente investito anche con l’impegno fisico, ma il film “è stato molto impegnativo soprattutto perché l’ho anche prodotto: è stato un viaggio che ci ha permesso di sviluppare il prodotto migliore possibile. La prima scena permette di entrare nel film: rendere personaggi memorabili è la cosa più difficile per creare un rapporto col pubblico, ma Captain America e Marvel sanno far identificare al 100% nel personaggio, per il resto – rispetto alla fatica – basta tu vada in palestra e mangi bene”.
Per l’attore il passaggio di testimone “è stato un viaggio sorprendente e selvaggio: sono arrivato 11 anni fa al MCU e sono cresciuto guardando super eroi come Superman, dunque essere adesso Captain America è sorprendente. Per me CA rappresenta moltissime cose e ‘America’ non è l’unica parola che lo rappresenti: lui è un uomo che rende onore all’integrità, è affidabile. È l’aspetto della realizzazione di un sogno” ed è anche un film – e un personaggio – che ha una forte connessione con il concetto di “fiducia”, cosa che Mackie conferma: “sicuramente sì, l’universo Marvel ha sempre a che fare con fiducia e rispetto degli alleati: Ross (Harrison Ford) e Sam hanno un passato per cui si fidano reciprocamente, perché sono cresciuti sotto il servizio militare, ma restano comunque due soggetti indipendenti”, per esempio.
E se, al momento, il profilo definitivo del personaggio di Ford è tutto da scoprire, senza dubbi quello del villain è affidato a Giancarlo Esposito (Seth Voelker) che per Mackie è stato “una grande opportunità. Mi sono trasferito a NY a 18 anni, e lui è sempre stato un grande attore di teatro: a questo punto della mia carriera, poter lavorare con lui è stato ideale, ho chiesto io che ci fosse, e lui per fortuna era disponibile. Un attore di quel calibro non può che aggiungere valore al film. È stato il miglior attore che avrei potuto chiedere”.
Per quanto al momento non si possano svelare le sequenze viste nel footage, si sa già che aleggi una possibile lettura di connessione tra la fantasia del film e la realtà politica attuale, seppur Mackie commenti che Brave New Wolrd sia “intrattenimento, ci sono sempre spionaggio e politica, è un thriller psicologico” ma, al neo Potus Trump, se dovesse raccomandargli un tono di leadership, spiega gli direbbe di “essere comprensivo. Se sei un leader devi ascoltare tutti e farti un’idea generale: gli direi di avere una mentalità aperta e aver compassione e senso di libertà”.
Nel mondo reale, per Mackie, servirebbe una squadra di Avangers? “Dovremmo prendere una bella persona da ogni parte del mondo, che poi reciprocamente si ascoltino e si parlino. Se ci ascoltassimo a vicenda con comprensione e compassione la vita sarebbe di gran lunga migliore: un film come Civil War ha scomposto gli eroi facendo sì che cambiassero, infatti è un film che amo molto”. E in questa ottica, oltre che pensando anche alla significativa fetta di pubblico dei più piccoli che seguono e ammirano gli Avangers sul grande schermo, l’attore commenta che “credo tutti i film abbiano una responsabilità e noi come attori, rispetto ai personaggi che interpretiamo, ne abbiamo anche verso i bambini. Wonder Woman, per esempio, ci ha insegnato che le donne possano essere toste. Il cattivo serve ci sia perché i bambini sappiano che esistono soggetti così, ma poi il buono deve contrastare: questa è la responsabilità sociale che dobbiamo portare avanti nei film”.
E, personalmente, “il mio team Avangers dei sogni sarebbero le persone che ho ammirato crescendo, come il mio insegnante di recitazione in terza elementare; credo gli insegnanti – oltre ai genitori – siano importanti, hanno grande influenza su di noi. Poi, altri del mio team sarebbero Steve McQueen, i Ghostbusters originali ma, la crème de la crème, sarebbe Monica Bellucci: lei sarebbe l’arma segreta del mio team ideale”.
Captain America: Brave New World esce al cinema dal 12 febbraio distribuito da The Walt Disney Company Italia.
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