Caprara: “Critici siete tutti antiamericani”

“Critici vi accuso: siete antiamericani” così Valerio Caprara nella prefazione al suo saggio “Sentieri selvaggi” (Bulzoni editore 22 euro), presto in libreria, che raccoglie le critiche cinematografiche apparse, tra il 1979/1999, su “Il Mattino”.
Nell’introduzione al volume, anticipata oggi dal quotidiano “Il Riformista”, si sottolinea come Caprara, saggista e docente universitario, non risparmi nessuno: i critici della vecchia generazione che, con l’eccezione di Callisto Cosulich, Morando Morandini e Tullio Kezich, sono sempre stati ostili alla produzione hollywoodiana; i cinefili gauchistes in stile “il manifesto”; i critici affascinati dall’idea di un’altra America in contrapposizione a quella degli yankees; i teorici sofisticati del trionfante americanismo cannibalico.
“Il fatto è che nel rogo delle Twin Towers e del Pentagono è diventato impossibile (o perlomeno terribilmente arduo) – spiega Caprara – gingillarsi con i contorti equilibrismi pro/contro Hollywood, una forma di peristalsi critica ampiamente praticata in Italia, spesso sulla scia di brillanti e remote controversie francesi”.