“Come tutte le realtà industriali guardiamo con la massima attenzione ai movimenti di un mercato importante come quello statunitense. – dichiara Manuela Cacciamani, Ad di Cinecittà, commentando l’annuncio di Donald Trump di voler erigere dazi anche contro l’industria cinematografica straniera a difesa di quella made in Usa. – Siamo convinti che soprattutto nell’industria culturale, e l’audiovisivo e il cinema ne sono una punta, gli scambi tra paesi debbano essere il più possibile reciproci e circolari. Sappiamo quanto le produzioni americane beneficino dei nostri incentivi fiscali, e ancor più di quell’ecosistema di bellezze, clima, location, cultura, stile, per cui da sempre hanno scelto l’Italia cercando qualità che non si trovano in altri luoghi. E sappiamo quanto conta un dialogo aperto tra industrie, e lo scambio di prodotto culturale. L’auspicio è che due storiche potenze del cinema mondiale come quella americana e italiana, che devono tanto l’una all’altra, continuino a cooperare per l’arricchimento economico e culturale degli spettatori del mondo”. (C.DA)
"Vogliamo film realizzati in America, di nuovo!": per opporsi alla "morte rapida dell'industria cinematografica", la tariffa riguarderà tutti i film prodotti fuori dagli USA
Alla vigilia degli Oscar, il film di Jordan River ha debuttato negli Stati Uniti con il titolo Joachim and the Apocalypse al Los Angeles Italia Film Festival, presso il TCL Chinese Theatre di Hollywood
Il film con Antonio Albanese e Virginia Raffaele è stato recentemente proiettato a Parigi presso la sede dell'Unesco ed è già uscito in Israele e Germania
Il film sarà il 23 gennaio al cinema Publicis, a due passi dall'Arco di Trionfo, per il secondo Gala du cinéma italien