Bonolis apre Giffoni: “Io e il mio Forrest Gump”

GIFFONI VALLE PIANA – Non è il cinema ma la televisione ad aprire le danze della 41 edizione del Giffoni Film Festival, invitando uno dei volti più noti dei palinsesti nostrani, Paolo Bonolis che qualche incursione nel cinema, a dire il vero l’ha fatta, recitando piccole parti in film come Classe mista 3 A di Federico Moccia, Commedia sexi di Alessandro D’Alatri ma soprattutto lo ricordiamo come doppiatore per il delizioso Stuart Little di Rob Minkoff e narratore per il didattico Earth – la nostra terra di Fothergill e Mark Linfield.

Ma non ha nessuna voglia di fare il regista, dice Bonolis, all’immancabile domanda se vuole passare dall’altra parte dell’obiettivo, “perché non ne ho le capacità”, spiega lui in maniera secca. 

A dimostrazione della sua attenzione verso i più piccoli è il successo di una trasmissione anomala come “Chi ha incastrato Peter Pan?” il cui segreto è stato quello di puntare su un’altra capacità straordinaria dei piccoli, la spontaneità. “Ma sia chiaro – dice Bonolis – la spontaneità dei bambini non può salvare la televisione perché c’è l’ipocrisia degli adulti che la soffoca. E soprattutto bisogna saperla gestire perché rischia di farsi brutta copia del già visto. Per questo non rifarei oggi ‘Chi ha incastrato Peter Pan?’, c’è il forte rischio che i bambini recitino troppo se stessi perdendo lo stupore di cui parlavo prima. Bisogna aspettare almeno un cambio di generazione”. Lo stupore e la spontaneità richiamano il suo più stretto e longevo compagno di lavoro, Luca Laurenti. “Luca non è più o meno intelligente di altri, ma ha qualcosa che altri, ad iniziare da me, non hanno. Lui vive in un altrove, che neanche lui conosce e che gli fa vedere le cose con uno sguardo del tutto inconsapevole, alla Forrest Gump. Lui è il vestito che io non riesco a portare”.