Biografilm nell’anno di Maria Antonietta


BiografilmNell’anno dell’attesissimo Maria Antonietta di Sophia Coppola, la cine-biografia della regina “austriaca” che i francesi sentono ormai di poter rivalutare (“fu incompresa”, titola un diffuso settimanale) a oltre due secoli dalla rivoluzione e dalla ghigliottina, il Biografilm Festival si trova particolarmente a suo agio. E sceglie per la seconda volta Cannes come trampolino di lancio. La manifestazione, che si terrà a Bologna dal 7 all’11 giugno, ha infatti una vocazione internazionale e trasversale che si coniuga benissimo con l’atmosfera della Croisette. Così il direttore artistico Andrea Romeo, già fondatore del Future Film Festival, invita i giornalisti alla Tarterie, un locale famoso per le quiche e le torte di frutta (altro che Fast Food Nation) allo scopo di anticipare le linee del programma. Non tanto il concorso, che proporrà dieci titoli da 15 paesi tra cui l’italiano Una voce nel vento di Alberto Castiglione, su Mauro Rostagno, il leader di Lotta Continua assassinato in Sicilia, quanto piuttosto gli eventi speciali e i focus. Ad esempio Moira Orfei, che sarà ospite dell’inaugurazione ma anche raccontata in un documentario di Carlo Bevilacqua e Francesco Di Loreto (Amore e fiori). E poi Walt Dinesy, Enzo Ferrari, l’ammiraglio cinese Zheng He vissuto nel XV secolo, lo storico Marc Bloch e il trombettista Chet Baker. Informazioni più dettagliate le trovate naturalmente sul sito

Intanto Andrea Romeo sottolinea il trend positivo del festival: l’anno scorso arrivarono 62 titoli, quest’anno sono stati 110. “Il genere gode di ottima salute. Dopo il successo agli Oscar di Capote e Walk the line, sulla vita di Johnny Cash, sono in arrivo la biografia di Jimi Hendrix firmata da Quentin Tarantino e l’Abramo Lincoln di Steven Spielberg”. Ancora, sfogliando il programma, troviamo alcune interessanti anteprime. Citadel di Atom Egoyan (appunti di viaggio realizzati in mini-dv); Grizzly man di Werner Herzog, sulla vita dell’ecologista Timothy Treadwell, morto in Alaska per inseguire la sua ossessione per gli orsi; American Dreamz di Paul Weitz con Hugh Grant, Mandy Moore e Willem Dafoe, sul mondo dei reality; e probabile ma non certo, Get rich or die tryin’ di Jim Sheridan, sulla parabola da dal ghetto all’Olimpo del rapper e “self made man” 50 Cent.

Da segnalare infine il progetto I bambini di Golzow: due registi tedeschi, Winfred e Barbara Junge, hanno filmato un gruppo di bambini della Germania dell’Est dal 1961, anno della costruzione del Muro, in avanti trasformando le loro vite in una sorta di grande saga che si muove tra Storia e dimensione privata.

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20 Maggio 2006

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