Bif&st: premiati “20 sigarette” e “Le quattro volte”


BARI – Il film 20 sigarette di Aureliano Amadei, distribuito da Cinecittà Luce e tratto dal romanzo dello stesso regista ispirato alla sua tragica esperienza durante la strage di Nassiriya, di cui è superstite, ha vinto il Premio Francesco Laudadio-Opera Prima al Bif&st-Bari International Film&tv Festival.

Questa la motivazione del premio andato a 20 sigarette: “Per essere riuscito a raccontare, attraverso una tragedia personale le sofferenza di un intero popolo. Per essere riuscito a dimostrare, senza mai cadere nè nella retorica nè negli slogan vuoti, che un bambino ucciso in una guerra, qualsiasi guerra, altro non è che un nostro figlio che ingiustamente perdiamo. Per essere riuscito a dare un nome, un volto ed una dignità umana a coloro che persero la vita durante il compimento dei loro doveri, persone che rischiavano di rimanere solo come dei semplici numeri di morti”.

Le quattro volte di Michelangelo Frammartino, distribuito sempre da Cinecittà Luce, ha conquistato due riconoscimenti: il Premio Roberto Perpignani per il miglior montatore assegnato dalla Giuria internazionale a Benni Atria e Maurizio Grillo; il Premio Franco Cristaldi per il produttore del miglior film assegnato dalla Giuria del pubblico, composta da 50 spettatori. I produttori Gregorio Paonessa e Marta Donzelli ritirano il premio, dato con la seguente motivazione: “Le quattro volte di Michelangelo Frammartino rappresenta un magnifico ed emozionante cantico alla terra. 4 volte, che possono essere intese banalmente come 4 episodi o 4 stagioni, sono invece la straordinaria rappresentazione dei 4 regni: da quello umano a quello animale, dal vegetale al minerale”.

 

A Mine vaganti di Ferzan Ozpetek vanno 4 dei premi assegnati dalla Giuria internazionale: Premio Mario Monicelli per la migliore regia, Premio Suso Cecchi D’Amico per la migliore sceneggiatura e Premio Tonino Guerra per il miglior soggetto a Ferzan Ozpetek e Ivan Cotroneo, Premio Anna Magnani per la migliore attrice protagonista a Nicole Grimaudo. Inoltre il film riceve il Premio Alida Valli per migliore attrice non protagonista a Ilaria Occhini, assegnato dalla Giuria del pubblico.

 

A Una sconfinata giovinezza di Pupi Avati vanno il Premio Piero Tosi per il miglior costumista a Stefania Consaga e Maria Fassari, il Premio Dante Ferretti per il miglior scenografo a Giuliano Pennuti.

 

Il Premio Vittorio Gassman per il miglior attore protagonista va a Elio Germano per La nostra vita di Daniele Luchetti.

Il Premio Ennio Morricone per il miglior compositore delle musiche a Carlo Virzì per La prima cosa bella di Paolo Virzì.
Il Premio Giuseppe Rotunno per il miglior direttore della fotografia a Marco Sgorbati e Gian Paolo Conti per Sorelle mai di Marco Bellocchio.

Il Premio Alberto Sordi per il migliore attore non protagonista, assegnato dalla Giuria del pubblico, va a Giuseppe Battiston per La passione di Carlo Mazzacurati.

Nella rassegna competitiva ItaliaFilmFest/Documentari, curata da Maurizio Di Rienzo, il Premio Documentario-Vittorio De Seta è andato invece a E’ stato morto un ragazzo di Filippo Vendemmiati, sulla drammatica morte del giovane Federico Aldrovandi.

 

Di seguito il testo della motivazione della giuria del pubblico, composta da 30 spettatori e presieduta dalla documentarista Maite Carpio, che ha premiato E’ stato morto un ragazzo: “Per la esauriente e straordinaria ricostruzione che il documentario realizza di un fatto di cronaca sconvolgente. Per aver ridato ai fatti, grazie alla capacità narrativa e alla ricerca delle immagini, la complessità e la profondità umana che il caso meritava. Per l’innegabile valore artistico e documentaristico dell’opera. Infine, per il valore sociale di un documentario che con passione e tenacia, racconta la storia di una ingiustizia, sperando che questa denuncia possa evitare in futuro altri casi come questo”.

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29 Gennaio 2011

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