Horst Buchholz, il “James Dean tedesco”, è scomparso ieri all’età di 69 anni. L’attore berlinese era ammalato già da qualche tempo. Buchholz ha lavorato in un’ottantina di film. Il grande successo per lui arrivò con Le confessioni di Felix Krull (1957) di Kurt Hoffmann dal racconto omonimo di Thomas Mann, in seguito al quale venne chiamato sui set di western hollywoodiani. Nel 1997 interpretò la parte del Dr. Lessing, un medico del campo di concentramento in La vita è bella di Roberto Benigni. Ma l’attore lavorò con diversi italiani: a fianco di Delia Boccardo in Aphrodite di Robert Fuest (1982) e per Lamberto Bava in Fantaghirò a fianco di Kim Rossi Stuart e Alessandra Martines. Nel 1971 era a fianco di Sylva Koscina in La colomba non deve volare di Sergio Garrone.
L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia
Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre
La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk