Come si diventa da “semplice” carabiniere a Basco Rosso, quel membro del reparto specializzato nella lotta alla criminalità in condizioni estreme? A rispondere a questa domanda ci pensa la docu-serie intitolata proprio Basco Rosso, che in quattro episodi in seconda serata su Rai1, a partire da lunedì 3 aprile, ci porterà per la prima volta in assoluto alla scoperta di uno dei più importanti reparti d’élite dell’Arma dei Carabinieri: gli Squadroni Eliportati Cacciatori.
Diretta da Claudio Camarca e prodotta da Groenlandia, la serie porta le telecamere dentro le caserme dove gli aspiranti Cacciatori intraprendono questo duro e altamente professionalizzante percorso per il conseguimento della specializzazione. Due mesi di addestramento estremo, al limite dell’umana sopportazione, tra Livorno e Vibo Valentia che porteranno i migliori carabinieri a fregiarsi dell’ambita qualifica di Basco Rosso.
“È una selezione severa, si è sottoposti a una prova fisica e morale. – spiega il Generale Ubaldo Del Monaco – Se non c’è quella grinta, quella determinazione e quel senso di appartenenza, non si riesce a superare il corso. Per capirlo bisogna un po’ immedesimarsi: andare in pieno Aspromonte, rimanere lì ore e ore in attesa, soprattutto essere pronti quando bisogna intervenire richiede un’elevata specializzazione”.
L’obiettivo della serie è quello di farci comprendere la missione e la dedizione di uomini che sacrificano le loro vite per un ideale più alto, quello dello Stato e della giustizia, lottando in prima persona contro le più gravi minacce criminali. Per raccontare questi uomini, l’autore, giornalista e regista Claudio Camarca si è ispirato al modello di un collega recentemente scomparso, il grande Gianni Minà: “I suoi programmi mi hanno insegnato tanto. – racconta – Lui era un maestro del giornalismo immersivo, che è quello di cui stiamo parlando per questa serie”.
Un racconto che non poteva prescindere dall’esigenza di entrare in contatto con i protagonisti della storia. “La cosa fondamentale per me era stare con loro, mangiare con loro, vivere con loro. – dichiara Camarca – Solo in questo modo ti guadagni la fiducia dei militari. Per raccontarli devi essere al livello della loro abnegazione, sposare i loro valori. Devi superare i tuoi limiti, come operatore, come regista, come giornalista e anche – in quanto Rai – come struttura pubblica. Il connubio di due istituzioni statali, la Rai e l’arma dei Carabinieri, è la forza di questo progetto”.
“Noi non raccontiamo solo militari, raccontiamo cittadini italiani con la divisa, che però cercano di essere migliori dei nostri timori. – conclude il regista – Si tratta di migliorare se stessi: raccontiamo dei carabinieri che fanno un upgrade per diventare ancora più performanti e dare al cittadino ancora più serietà e presenza sul territorio. Ricordiamo che stiamo raccontando di ragazzi che combattono le narcomafie, e non è una malavita organizzata da operetta: la ‘ndrangheta negli ultimi anni ha superato tutte le altre mafie in Europa ed è una delle prime tre al mondo. Facendo questo percorso quei carabinieri e come se rifacessero ogni giorno il loro giuramento: dare la propria vita per i cittadini”.
Il protagonista e i colleghi Christopher Lloyd, Lea Thompson e Thomas F. Wilson – ospiti al Fan Expo New Orleans 2025 – hanno inviato un messaggio d’incoraggiamento agli abitanti californiani che stanno vivendo l’eccezionale drammatica circostanza
Il film tratto dal romanzo dello scrittore italiano Giuliano da Empoli sarà diretto dal regista francese Olivier Assayas
Intervista a Bille August, Gabriella Pession e Nicolas Maupas. La serie è su Rai1 in quattro serate dal 13 Gennaio
Risultato eccezionale per l’accoppiata formata da Angelo Duro e Gennaro Nunziante, che guida un box office da oltre 11 milioni