Andrea Costantini


Dentro la cittàLorenzo Corsi, vice commissario fresco d’Accademia, Lattanzi, cinico e aggressivo, de Paolis, riflessivo e pronto a mediare i conflitti, Francesca, animata da un forte spirito di squadra. Sono i poliziotti di Dentro la città , opera prima di Andrea Costantini. Li dirige il commissario Chessari in una stazione all’estrema periferia romana. Sono un gruppo di cani sciolti che arrivano ai limiti della legalità spiega il regista. Alla fine si trovano davanti alla possibilità di oltrepassarli per denaro.
Scritto e prodotto dallo stesso Costantini, fotografato da Daniele Massaccesi, interpretato, tra gli altri, da Elisabetta Cavallotti, Edoardo Leo, Rolando Ravello, Luca Ward e Andrea Rivera (esordiente che somiglia a Tomas Milian), il film uscirà venerdì 14 distribuito dalla Pablo in 4 copie. Il sindacato di polizia Consap lo ha adottato e nei prossimi mesi lo accompagnerà in giro per l’Italia.

Perchè un film sulla polizia?
L’obiettivo è riportare in vita il poliziesco, un genere che dopo gli anni Settanta in Italia si è un po’ perso. E’ stato rivisitato dalla fiction che però propone solo agenti buoni e pecca di ingenuità. Dentro la città va in una direzione realista, fa emergere lati umani, debolezze e paure dei poliziotti. E’ un film corale che mostra le facce diverse del mestiere. Dal commissario che fa fatica tenere a freno l’esuberanza dei suoi uomini e bada alla carriera, all’idealista Corsi. Lattanzi è l’anima nera del gruppo, a Francesca, l’unica donna in un gruppo maschile. Ho messo in scena episodi che accadono davvero: la vita di gruppo e i trasferimenti che non arrivano mai, i casi soffiati e operazioni che sfuggono di mano.

Sei anche produttore con la tua società Shooting Star.
La gestazione del film è stata lunga. E’ iniziata 3 anni fa, ho chiesto un finanziamento con l’art. 8 ma è stato negato. Avevo solo un accordo di massima con Gianluca Arcopinto per la distribuzione. Così ho fatto un mutuo ipotecando la casa dei miei genitori. Ora finalmente la Rai ha acquistato i diritti tv.


La polizia ti ha aiutato?

Abbiamo chiesto aiuto al ministero degli Interni ma forse il copione non è piaciuto e hanno risposto che il personale addetto era troppo occupato. Però il set era frequentato da diversi agenti che si sono riconosciuti nell’uno o nell’altro personaggio.


La preparazione degli attori?

Hanno frequentato poligoni e commissariati, per 10 giorni hanno girato con una pistola Replica. Siamo andati insieme in ritiro e ognuno di loro ha contribuito al delineare il proprio personaggio. Molti attori di supporto vengono dalla strada e recitano ruoli vicini alla vita reale.

autore
11 Maggio 2004

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