Era il 1982 quando un 17enne Alessandro Gassmann debuttava sul grande schermo, al fianco del padre, l’iconico Vittorio Gassman. Oggi, 24 febbraio 2025, nel giorno del suo sessantesimo compleanno il figlio d’arte può guardare all’indietro ai suoi oltre quattro decenni di carriera con la consapevolezza di essere diventato uno dei punti di riferimento del cinema, della televisione e del teatro italiani.
Per celebrare questo felice anniversario scegliamo 6 titoli che rappresentino in qualche modo tutte le anime di questo artista che ha saputo dimostrarsi versatile, incline al cambiamento e capace di attraversare i generi e i ruoli più diversi con disinvoltura, intelligenza e personalità.
Tra i tanti film della giovinezza di Alessandro Gassmann scegliamo Il bagno turco, l’indimenticabile opera prima di Ferzan Özpetek del 1997. Forse il primo grande ruolo drammatico di un attore che, seppur incline principalmente ai caratteri comici, ha saputo spesso mostrare anche aspetti più intimi del suo talento. Il suo Francesco è un uomo che decide di trasferirsi a Istanbul per ristrutturare un vecchio bagno turco ereditato da una zia, affrontando conseguenze inaspettate sia interiori che non.
Restiamo sull’onda dell’emotività con Caos Calmo, in cui Gassmann ci regala una delle sue interpretazioni migliori: quella di Carlo, il fratello del protagonista interpretato da Nanni Moretti, che lo aiuterà nel suo percorso di superamento del lutto. Elogiato dalla critica e dal pubblico, il ruolo portò all’attore un David di Donatello per il Miglior attore non protagonista, il Ciak d’oro, il Nastro d’argento e il Globo d’oro della stampa estera.
Non possiamo non ricordare anche la carriera registica di Alessandro Gassmann, iniziata proprio con questo film del 2012 che gli è valso diverse candidature a premi come il David di Donatello e il Nastro d’Argento. Seppure secondariamente rispetto al mestiere di attore, Gassmann si è cimentato in maniera costante con quello di regista, sottolineando la capacità di guardare al cinema con un occhio diverso e lucido. Nei panni di autore, inoltre ha saputo sempre riversare tutte le sue passioni, anche quella teatrale, adattando per lo schermo opere di Maurizio De Giovanni e Eduardo De Filippo.
È quasi impossibile scegliere tra le decine di commedie in cui compare Alessandro Gassmann, vero e proprio attore di punta del genere. Scegliamo il film action sci-fi del 2019, primo di una saga che oscilla tra cinema e tv, perché rappresenta l’apice della collaborazione sia con il regista Massimiliano Bruno che, soprattutto, con l’attore Gianmarco Tognazzi, con cui condivide le scene fin dalla giovinezza e il peso di un cognome difficile da scrollarsi di dosso.
Nel 2021 arriva il ruolo da protagonista della serie Un professore, che rappresenta il culmine di una lunghissima carriera televisiva. Con la parte del prof. Dante Balestra Gassmann sperimenta per la prima volta il gusto della lunga serialità, cucendo su di sé un personaggio con cui evolvere e continuare a sperimentare, per il piacere del pubblico e della critica che lo ha premiato con un Nastro speciale.
Chiudiamo con un titolo che il grande pubblico non ha ancora scoperto: Mani nude, film action diretto da Mauro Mancini e presentato all’ultima Festa di Roma. Il ruolo del severo addestratore di gladiatori ci mostra alla perfezione l’aspetto più muscolare dell’attore romano, che anche in età più matura ha saputo vestire alla perfezione ruoli action. Come ad esempio quello del protagonista de Il mio nome è vendetta acclamato thriller che nel 2022 ha saputo scalare le classifiche di Netflix.
Una diva mai addomesticata, nata Parigi il 27 giugno 1955: nel cinema, il primo segno lo lasciava già a 20 anni ne L’histoire d’Adèle H. di François Truffaut, ma in tempi recenti ha saputo giocare anche con il proprio mito, nell’irresistibile apparizione in Call My Agent!
Il 7 giugno celebra 80 anni un artista che ha attraversato generazioni intere senza mai perdere la verve, la capacità di reinventarsi e soprattutto il sorriso
Nata il 6 maggio 1975, ha esordito nel lungometraggio di finzione con Cosmonauta (2009), e di recente ha diretto la serie Fuochi d’artificio, nel frattempo mettendo al centro del suo racconto cinematografico lo sguardo femminile, con Nico, 1988, Miss Marx e Chiara
E’ nata il 23 aprile 1935, è stata danzatrice classica e ha recitato - tra gli altri - per Federico Fellini, Luis Buñuel, Mario Monicelli, fino al recente ruolo della zia Olga in Diamanti: una delle ultime interpreti italiane a incarnare un’idea mitteleuropea di recitazione