Iniziano le riprese di Giovannino Guareschi – Non muoio neanche se mi ammazzano.
Giuseppe Zeno interpreta il protagonista nel film di Andrea Porporati, prodotto da Gloria Giorgianni, sulla vita del famoso scrittore emiliano, creatore di Don Camillo e Peppone.
Nel cast figurano anche Benedetta Cimatti (Ennia Guareschi), Andrea Roncato (Primo Augusto Guareschi), Maurizio Donadoni (Angelo Rizzoli) e Salvatore Striano (Peppino Amato).
La lavorazione del film tv si è avviata il 9 settembre in Emilia Romagna, con la produzione di Anele in collaborazione con Rai Fiction, con il sostegno dell’Emilia-Romagna Film Commission.
Un ritratto di un intellettuale carismatico, combattivo e appassionato, evidenziando anche il suo lato più intimo e genuino, radicato in valori semplici. Due costanti hanno segnato la sua vita: l’amore per la moglie Ennia, sempre al suo fianco, e per la sua terra natale, la Bassa Padana, che Guareschi ha trasformato nel celebre “Mondo Piccolo”, il suo capolavoro. Un universo in cui si rifletteva l’Italia dell’epoca, divisa tra piccole dispute di paese e contrapposizioni politiche, e che riscosse un successo editoriale straordinario, sfociando in una trasposizione cinematografica altrettanto trionfale.
Le riprese del film si svolgeranno attraversando numerosi comuni come Bagnolo in Piano, Brescello, Castelfranco Emilia, Colorno, Coltaro, Guastalla, Luzzara, Mezzano Rondani, Novellara, Polesine Zibello, Reggio Emilia, Sissa Trecasali e Sorbolo Mezzani. Questi luoghi reali, che ispirarono l’autore, aiuteranno a restituire parte dello spirito e del carattere collettivo dei piccoli paesi lungo il Po, rappresentativi dell’Italia intera.
La sceneggiatura del film è stata scritta da Porporati in collaborazione con Marco Ferrazzoli, basata su un soggetto di Porporati, Simone Ortolani, Roberto Vecchi, Emiliano Procucci e Gloria Giorgianni. Il progetto beneficia della consulenza esclusiva di Alberto Guareschi, figlio di Giovannino, ed è liberamente ispirato al libro “Chi sogna nuovi gerani?”, un’autobiografia curata dai figli Alberto e Carlotta, pubblicata da Rizzoli.