Ha scritto e diretto film indimenticabili per diverse generazioni, interpretati dai più grandi attori francesi: il regista e sceneggiatore Bertrand Blier è morto martedì 21 gennaio nella sua casa di Parigi circondato dai suoi tre figli e dall’ultima compagna, l’attrice Farida Rahouadj. Era figlio dell’attore Bernard Blier (protagonista di tre suoi film).
Autore di pellicole segnate tra gli anni ’70 e ’80 da un profondo pessimismo sul rapporto tra i sessi, presentate con forme espressive caratterizzate da una vena provocatoria e un’ironia cinica, Blier era noto per molti classici del cinema francese, a partire da I santissimi (1974), commedia interpretata da Gérard Depardieu, Miou-Miou, Patrick Dewaere, Brigitte Fossey, Isabelle Huppert e Jeanne Moreau e che lo rivelò al grande pubblico (quasi 6 milioni di spettatori). Fin da allora politicamente scorretto, “in reazione al cinema borghese”, Bertrand Blier mirava a “divertire” e “scioccare”, riuscendo fin da subito nel suo intento con un film dal linguaggio crudo e inusuale sul grande schermo.
Nel 1978 Bertrand Blier diresse Depardieu e Dewaere in Preparate i fazzoletti!, in cui una donna che non riesce a farsi mettere incinta né dal marito né dell’amante intreccia una relazione con un ragazzino. Il film fu un mezzo shock per il pubblico americano e vinse l’Oscar per il miglior film straniero. Il sodalizio con Depardieu proseguì con Buffet freddo (1979), da molti considerato il capolavoro del regista francese, mentre con Dewaere si ritrovarono in Ormai sono una donna (1982).
Dopo La Femme de mon pote con Coluche e Huppert (1983) e Notre histoire con Alain Delon e Nathalie Baye (1984), Betrand Blier ritrovò la forma migliore con Lui portava i tacchi a spillo (1986), triangolo amoroso sull’identità sessuale in cui alla coppia formata da Depardieu e Miou-Miou si aggiunge Michel Blanc, che per questo film fu premiato al Festival di Cannes. Vincitore del Grand Prix a Cannes per Troppo bella per te! (1989), che ottenne anche tre premi César, Blier era considerato uno dei registi più iconoclasti ad aver agito all’interno delle logiche industriali del cinema francese, ammiratore dello spirito dissacratore di Luis Buñuel e attento a raccontare figure marginali della società.
A partire dal 1990 Blier avvia il sodalizio con l’attrice Anouk Grinberg, che diverrà la terza moglie del regista e la protagonista di tutti i suoi film degli anni Novanta: Merci la vie – Grazie alla vita (1991), Uno, due, tre, stella! con Marcello Mastroianni (1993) e Mon homme (1996), dove appaiono accenti meno disperati nella visione del mondo. Dalla seconda metà degli anni Novanta, Blier si è dedicato soprattutto alle regie teatrali e alla scrittura narrativa.
Nel 2000 ha girato Les acteurs, dedicato al padre, in cui molti dei più noti attori francesi della sua generazione interpretano sé stessi: un caso estremo di cinema autoreferenziale, ma anche una riflessione autoironica sulla propria professione e sulla vecchiaia imminente. Tra i film successivi figurano Per sesso o per amore? (2005), con Monica Bellucci, e Le Bruit des glaçons (2010) con Jean Dujardin. L’ultimo film è Convoi exceptionnel (2019).
Nato a Boulogne-Billancourt il 14 marzo 1939, Bernard Blier dopo gli studi superiori si iscrisse alla Facoltà di Lettere dell’Università di Parigi, ma ben presto l’abbandonò per lavorare come assistente alla regia (1959-1963). Esordì come regista con il documentario Hitler, connais pas (1962), film-inchiesta sull’ignoranza del passato da parte dei giovani. Seguì un decennio di scarsa attività e di difficoltà personali.
Il vero inizio della carriera fu rappresentato dalla favorevole accoglienza ricevuta dal suo primo romanzo, Les valseuses (1972), odissea picaresca di due emarginati, grazie a cui ottenne i finanziamenti per un film con lo stesso titolo, uscito sugli schermi italiano nel 1974 con il titolo I santissimi, al quale la crudezza delle vicende e dei dialoghi procurò un enorme successo di scandalo. I santissimi introdusse due temi caratteristici di Blier: l’inadeguatezza degli uomini contemporanei a rispondere alle nuove richieste del mondo femminile, sia affettive sia sessuali, e un tipo di triangolo sentimentale in cui l’amicizia che finisce per legare i due lati maschili si rivela in definitiva più forte della concorrenza per la conquista della donna. Il film lanciò tre giovani attori allora sconosciuti, Miou-Miou, Gérard Depardieu e Patrick Dewaere, in seguito protagonisti di molte opere del regista.
Nel corso della sua vita, Bertrand Blier è diventato padre di tre figli, tutti nati da madri diverse. Il regista aveva solo 20 anni quando sposò la sua prima compagna, Françoise. Tuttavia, fu durante il secondo matrimonio con Catherine Florin che divenne padre della sua prima figlia, una bambina di nome Béatrice. Bertrand Blier si legò poi all’attrice Anouk Grinberg, di 24 anni più giovane. Insieme, il regista e l’attrice hanno dato alla luce un figlio, Léonard, nel 1993. Dopo la separazione, Bertrand Blier ha ritrovato l’amore tra le braccia di un’altra attrice. Si tratta di Farida Rahouad, di origine algerina che ha fatto carriera nel cinema, apparendo anche in teatro e in serie televisive. Ha recitato nel film del suo compagno Convoi exceptionnel nel 2019. La coppia ha dato alla luce una bambina di nome Leila. (gp)
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