Va a Timbuktu di Abderrahmane Sissako il premio della giuria ecumenica di Cannes. Composta da Guido Convents, Kristine Greenaway, Jacques Champeaux, Julia Helmke, Hervé Giraud e France Maria José Martinez Ordoñez, la giuria ha così motivato il riconoscimento: “Questo film racconta la storia di vita, di resistenza e di dignità di uomini e donne di Timbuktu, che cercano di vivere secondo la loro cultura e tradizioni connettendosi allo stesso tempo ai mezzi di comunicazione moderna. Il film è una denuncia forte ma sottile di un’interpretazione estremista della religione. Il premio della giuria ecumenica riconosce al film una grande bellezza formale, la sua ironia e la sua compostezza, e nel criticare l’intolleranza pone molta attenzione all’umanità di ogni persona”. Due inoltre le menzioni speciali: a The Salt of the Earth di Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado e Hermosa juventud di Jaime Rosales.
Il direttore del Festival: "Bisogna proteggere l'identità di Cannes: il marchio, il logo con la Palma d'Oro, il red carpet, il glamour, i titoli mostrati fino alla fine, lo spot con il quale si aprono le proiezioni"
E' grazie ad un anonimo cinefilo se quest'anno i milanesi potranno vedere i film di Cannes. La rassegna milanese aveva rischiato di non avere luogo per mancanza di budget, soprattutto dopo il ritiro della provincia. Ma un misterioso imprenditore ha salvato 'Cannes e dintorni' con una donazione che ha regalato l'happy ending a questa edizione
La selezione della Quinzaine des Réalisateurs in programma a 'Cannes a Roma' (10-16 giugno) è "firmata" quest'anno in collaborazione con le Giornate degli Autori
Il Sncci organizza un incontro-bilancio del Festival con critici, registi, produttori e addetti ai lavori il 4 giugno a Roma. Tra i presenti Alice Rohrwacher, Asia Argento e Sebastiano Riso