BERLINO – L’Orso d’oro della 61° Berlinale va al film iraniano Nader & Simin, A Separation di Asghar Farhadi che ha vinto anche gli Orsi d’argento per l’insieme della recitazione maschile e femminile. Tra gli interpreti anche Babak Karimi, che vive e lavora come montatore in Italia collaborando con molti autori del nostro cinema e che nel film ha il ruolo del magistrato che deve dirimere la lite tra il protagonista e la sua badante. Karimi ha citato Strehler dicendo che “nei momenti più difficili l’arte dà il meglio di sé” e ha poi ringraziato nella nostra lingua la presidente della giuria Isabella Rossellini.
Il Gran premio della giuria è andato a The Turin Horse del maestro ungherese Béla Tarr, che ritirando il premio è rimasto in assoluto silenzio, forse deluso o forse semplicemente tenendo fede allo straordinario rigore, quasi monastico, del suo cinema. Questo film, ispirato alla malattia mentale di Friedrich Nietzsche, potrebbe restare il suo ultimo se manterrà fede alla promessa fatta tempo fa e ribadita anche qui a Berlino, di smettere di girare.
Orso d’argento per la regia al tedesco Ulrich Koehler con La malattia del sonno. A The Forgiveness of Blood, coprodotto dall’italiana Fandango di Domenico Procacci, è andato il premio per la migliore sceneggiatura diviso tra il regista, l’americano Joshua Marston e l’albanese Andamion Murataj. Il film nasce da un grande lavoro di ricerca nel Nord dell’Albania, a contatto con famiglie che seguono i dettami del Kanun, l’antico codice che risale al XV secolo e che regola anche le faide familiari, ed è proprio una di queste tragiche vendette rituali che viene raccontata in The Forgiveness of Blood, attraverso la storia di due personaggi appena adolescenti, costretti a cancellare i propri sogni giovanili dopo che il padre e lo zio hanno ucciso un vicino di casa per una lite sui confini della terra.
L’Alfred Bauer Prize va al tedesco If not us, who, ritratto privato della terrorista Gudrun Ensslin. Due riconoscimenti tecnici alla coproduzione El premio, girato in Argentina, vincono il direttore della fotografia, il polacco Wojciech Staron, e la scenografa Barbara Enriquez.
La migliore opera prima è un film di Generation, vincitore anche dell’Orso di cristallo, On the Ice di Andrew Okpeaha MacLean, girato in Alaska.
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La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk