40 anni di ‘Beverly Hills Cop’

Il 5 dicembre 1984 l'irriverente poliziotto di Detroit, interpretato da un incontenibile Eddie Murphy, faceva il suo ingresso nelle sale cinematografiche. Storia e curiosità di "Un piedipiatti a Beverly Hills", come fu titolato in Italia


È il 5 dicembre 1984 quando Axel Foley, l’irriverente poliziotto di Detroit interpretato da un incontenibile Eddie Murphy, fa il suo ingresso nelle sale cinematografiche con Beverly Hills Cop (Un piedipiatti a Beverly Hills in Italia). Quello che sembra un semplice film d’azione come tanti, con una trama lineare e un protagonista in cerca di vendetta, si rivela un capolavoro di genere che mescola sapientemente risate, inseguimenti adrenalinici e un protagonista destinato a diventare un’icona intramontabile.

A rendere Beverly Hills Cop unico è la sua capacità di superare le aspettative del pubblico e degli stessi produttori. Il film non si limita a raccontare una storia di polizia, ma porta sul grande schermo un cocktail esplosivo di ironia e ritmo che ridefinisce il genere action-comedy per sempre. È qualcosa di mai visto prima: energia, humour travolgente e azione serrata che trovano nel suo protagonista, Eddie Murphy, il catalizzatore perfetto.

Eddie Boy!

Nel 1984, Eddie Murphy è una delle stelle più brillanti di Hollywood. A soli 23 anni, è già un fenomeno grazie al Saturday Night Live e a film come 48 Ore e Una poltrona per due. La sua carriera decolla con una velocità impressionante, spingendolo in cima alla lista dei talenti più richiesti del cinema. Murphy è un giovane carismatico, pieno di energia e con un talento comico esplosivo che conquista sia il pubblico che i critici.

Eppure, dietro le quinte, rimane un ragazzo semplice, con una risata contagiosa e un amore smisurato per la musica e i vecchi comici che lo hanno ispirato, da Richard Pryor a Bill Cosby. Durante le riprese di Beverly Hills Cop, Murphy passa spesso il tempo libero con il walkman nelle orecchie, ascoltando Prince e Michael Jackson, due suoi idoli.

È anche un grande fan dei videogiochi: tra una scena e l’altra, si dice che sfidi i membri della troupe a partite di Pac-Man, che domina con la stessa determinazione con cui tiene banco sul set.

Il genio comico

Quando arriva sul set di Beverly Hills Cop, Eddie Murphy trasforma immediatamente il personaggio di Axel Foley in qualcosa di unico. Con la sua parlantina irresistibile, il suo sorriso smagliante e un tempismo comico fuori dal comune, Murphy prende il copione e lo reinterpreta, aggiungendo battute, dialoghi e momenti che non erano mai stati previsti dagli sceneggiatori. La sua abilità di improvvisare crea magia: scene come quella della “banana nello scarico” o i siparietti con i poliziotti di Beverly Hills nascono spontaneamente dalla sua creatività.

Murphy non è solo un comico, però. Axel Foley è un personaggio che combina humour, intelligenza e una profonda umanità. È un poliziotto che gioca secondo le proprie regole, capace di manipolare il sistema con astuzia ma senza mai perdere la sua integrità. Murphy infonde ad Axel una profondità che lo rende immediatamente simpatico al pubblico. È impossibile non tifare per lui mentre sbaraglia i suoi nemici con un mix di astuzia e battute irresistibili.

Il regista Martin Brest costruisce una trama che, pur semplice, funziona alla perfezione: Axel Foley, poliziotto di Detroit, arriva a Beverly Hills per indagare sull’omicidio di un suo amico. Questo viaggio lo porta in un mondo completamente diverso dal suo: un paradiso dorato dove tutto è impeccabile, ma spesso superficiale.

Il film sfrutta questo contrasto per creare situazioni comiche esilaranti. Axel, con il suo atteggiamento diretto e le sue maniere ruvide, scombina la rigida polizia locale e smaschera l’ipocrisia del jet set californiano. Non mancano però sequenze d’azione mozzafiato, come l’inseguimento iniziale per le strade di Detroit o il climax finale in cui Axel si confronta con i veri colpevoli. Brest riesce a mantenere un ritmo serrato, alternando momenti di suspense a esplosioni di comicità, senza mai perdere il focus sul personaggio principale.

The Heat Is On

La colonna sonora di Beverly Hills Cop è uno degli elementi che più contribuisce al suo successo. Ogni canzone sembra incarnare perfettamente lo spirito degli anni ’80: vibrante, energico e un po’ sopra le righe. Il tema principale, “Axel F”, composto da Harold Faltermeyer, diventa immediatamente un successo planetario. Ancora oggi, basta sentire quelle note elettroniche per essere catapultati nel mondo del film.

Oltre a “Axel F”, la colonna sonora include brani memorabili come The Heat Is On di Glenn Frey, che apre il film con un’esplosione di energia, e Neutron Dance delle Pointer Sisters, che accompagna alcune delle sequenze più dinamiche.

Tempo di curiosità

  • Eddie Murphy al posto di Sylvester Stallone. Originariamente, il ruolo di Axel Foley era stato scritto per Sylvester Stallone. Tuttavia, Stallone voleva trasformare il film in un action movie puro, senza elementi comici. La produzione decise di cambiare rotta, e Murphy, appena 23enne, venne scelto all’ultimo momento.
  • Il successo al botteghino. Nonostante un budget di appena 14 milioni di dollari, il film incassa oltre 316 milioni, diventando il maggiore successo del 1984 e uno dei più grandi blockbuster degli anni ’80.
  • La scena della banana nello scarico. Una delle sequenze più iconiche del film, in cui Axel sabota l’auto della polizia con una banana, nasce da un’improvvisazione sul set. Murphy trasforma un semplice scherzo in uno dei momenti più memorabili.
  • Questione di sequel. Il successo di Beverly Hills Cop genera tre sequel di cui l’ultimo, Beverly Hills Cop IV, è uscito su Netflix i primi di luglio di quest’anno.
  • La risata di Eddie. La caratteristica risata di Axel Foley, alta e contagiosa, è in realtà quella autentica di Eddie Murphy. Diventa così iconica che viene utilizzata non solo nel film, ma anche come effetto sonoro in altri contesti, rendendola immediatamente riconoscibile.
  • La storia della giacca. La giacca del Detroit Lions che Axel indossa nel film non è un semplice accessorio: appartiene al guardaroba personale di Eddie Murphy. L’attore, originario di Brooklyn, la sceglie per dare un tocco autentico al personaggio, rendendo Axel Foley ancora più vicino alla sua Detroit natale.
  • Il cameo del regista Martin Brest. In una delle scene iniziali, il regista del film, Martin Brest, appare brevemente come un uomo in una limousine. È uno degli easter egg per i fan più attenti, una tradizione che molti registi amano inserire nei loro film.
  • Improvvisala ancora, Murphy! La scena in cui Axel si spaccia per un giornalista per ottenere una stanza d’albergo di lusso è completamente improvvisata da Eddie Murphy. Il copione prevedeva una situazione diversa, ma Murphy decide di reinventarla sul momento, creando uno dei momenti più divertenti del film.
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01 Dicembre 2024

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