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“Il 30 luglio 2007 (forse alla stessa ora) morirono due grandissimi del cinema”, ricorda Giorgio Carbone in un articolo su ‘Libero’ in cui sottolinea altri parallelismi dei due grandi maestri nel raccontare la classe borghese. “Il culmine delle rispettive carriere lo raggiungono alla fine del decennio (gli anni ‘60, ndr). Ingmar scava nell’anima fino in fondo con Persona. Michelangelo raggiunge il top creativo con Blow up”. (…) Poi parla del loro rapporto con le attrici. “Bergman le ha avute tutte: Ingrid Thulin, Bibi Andersson, Liv Ullman, Gunnel Lindblom”, si legge. Con Antonioni hanno lavorato “Eleonora Rossi Drago, Lucia Bosè, Alida Valli, ma la principale è stata Monica Vitti. Con lui ha sempre avuto un rapporto unico”.
“È una storia che racconta di chi non si adatta alla società, di coloro che tentano di sentirsi a proprio agio e di accettare sé stessi, le proprie differenze, e amarle”, racconta ad Arianna Finos su ‘la Repubblica l’attrice britannica (già Lady Diana in The crown), che nel kolossal Marvel interpreta Cassandra. “Anche il mio personaggio è un cattivo atipico, imprevedibile, divertente, con cui il pubblico ha la sensazione di poter entrare in empatia, guardando alla sua battaglia interiore. Ha una grande umanità, una qualità che rende Cassandra riconoscibile per tante persone in tutto il mondo”.
“Non ho fatto un film che dovesse andare bene nel primo weekend in sala, ma che potesse durare nel tempo”, ha detto l’attore e regista al Magna Graecia Film Festival dove ha ricevuto il premio Colonna d’Oro alla carriera, parlando della scarsa accoglienza riservata al suo Horizon-An America Saga. Le sue parole all’incontro con la stampa sono riportate in quasi tutte le pagine di spettacolo, come nell’articolo di Giulia Bianconi su ‘il Tempo’. “Gli americani non mi capiscono. L’ Europa invece ha sempre creduto in me. (…) L’America era una terra leggendaria in cui costruire una nuova vita. Lì per migliaia di anni hanno vissuto civiltà che sono state cancellate. Per me è fondamentale raccontare certe storie, per le quali potrei provare anche imbarazzo”.
“Ricordare e mai dimenticare. Solo così riusciamo a dare un senso a una tragedia come quella avvenuta a Cutro”, afferma il regista in un’intervista a Vincenzo R. Spagnolo su ‘Avvenire’. Calopresti parla del suo documentario Cutro, Calabria, Italia, presentato in anteprima mondiale al Magna Graecia Film Festival – in onda il prossimo autunno sulle reti Rai – che racconta il naufragio del febbraio 2023 in cui annegarono 94 migranti oltre a una decina di dispersi. “Ho cercato di trovare un senso a quel che è successo, facendo la sola cosa che so fare: raccontare, sia le storie di chi era su quel barcone che quella della gente che si è data da fare per giorni e notti a dare una mano ai superstiti”.
“SpongeBob è traboccante di un ottimismo perfino un po’ sciocco ma contagioso, e non si lascia abbattere da nessuno dei problemi del suo mondo”, afferma il regista e produttore della serie Paramount SpongeBob SquarePants (in tv su Nickelodeon e in streaming su Paramount+ e Pluto Tv): protagonista la spugna marina più famosa del mondo, apparsa in tv nel 1999, che nel 2023 ha totalizzato 68 miliardi di minuti di visualizzazioni su Youtube. “Il nostro eroe si prende cura di tutti, anche del pianeta blu in cui vive. Il messaggio che veicola il personaggio è l’importanza di tutto questo”.
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La nomina di Alessandro Usai a nuovo presidente Anica e l’arrivo in sala de Il gladiatore II. Poi il ricordo del produttore Galliano Juso, l’intervista a Enrico Vanzina sul suo libro fresco di stampa e l’uscita del volume su Anselmo Ballester e “il cinema dipinto” nei suoi celebri manifesti
Nella rassegna di oggi, le interviste a Giacomo Gianniotti e Noemi, le lacrime di Claudia Pandolfi sui social e Perugia sul solco di Avetrana
Nella rassegna di oggi le intervista a Ridley Scott in vista dell'uscita de Il Gladiatore II, al costumista Massimo Cantini Parrini e agli attori Eddie Redmayne, Elio Germano e Oscar Matteo Giuggioli