17:19 – Sabrina Impacciatore: aspettando il festival, rispettando le donne

Nel cinema italiano di oggi “c’é un sistema consumistico, per cui appena un attore ha successo per due anni lo vedi dappertutto, anche nel videocitofono, poi si cambia faccia. Ci sono delle eccezioni ma vi posso fare tanti nomi di persone che non si vedono più, sono espatriate o gli è venuto un esaurimento nervoso”.

L’ha detto, sorridente, ma con fermezza Sabrina Impacciatore, che stamattina all’Auditorium – Parco della Musica ha incontrato gli studenti dell'”Istituto per la cinematografia e la televisione, Roberto Rossellini” e dell'”Istituto Statale d’Arte e Liceo Artistico Roma 2″, aprendo così i nuovi appuntamenti di Aspettando il festival, organizzati da fondazione Cinema Per Roma, Alice nella città in collaborazione con il mensile ‘Ciak’.

L’attrice ha risposto a un pubblico di giovani molto partecipe. Non è mancato un commento all’esibizione di Benigni al festival di Sanremo: “E’ stato strepitoso, ci ha fatto un grande dono, alla fine ho detto, Grazie, grazie, grazie, Roberto”.

Negativo il suo giudizio su come le donne vengano trattate dai media: “Il corpo delle donne negli ultimi vent’anni è stato mercificato e svilito, infatti la nostra tv è piena di seni. Viene usato per vendere, intrattenere, ipnotizzare e rincoglionire”. Per questo l’attrice ha partecipato con entusiasmo alla manifestazione Se non ora, quando?: “Non è stata faziosa come alcuni hanno detto, cercare di essere vigili non vuol dire essere di sinistra ma cittadini consapevoli, con un senso della dignita”.

L’appuntamento di oggi era dedicato anche al ricordo di Mario Monicelli e Nino Rota:  in apertura è stato proposto il documentario Un amico magico: il maestro Nino Rota diretto dal regista toscano.