16:30 – Collateral: il cinema diventa arte

E’ in corso all’Hangar Bicocca di Milano fino al 15 marzo “Collateral Quando l’arte guarda al cinema”, un progetto di Hangar Bicocca con Art for the World, ideato da Adelina von Fürstenberg, curato in collaborazione con Anna Daneri e Andrea Lissoni. La mostra presenta i lavori di una quindicina di artisti internazionali (Cory Arcangel, Pierre Bismuth, Brice Dellsperger, Charles De Meaux, Omer Fast, Thomas Galler, Liam Gillick & Philippe Parreno, Christoph Girardet & Matthias Müller, Douglas Gordon, Pierre Huyghe, Runa Islam, Mike Kelley, Dimitris Kozaris, Melik Ohanian, Carola Spadoni e Clemens von Wedemeyer) proponendo un percorso che affianca figure di riferimento e giovani artisti, ma anche diverse tradizioni culturali dal cinema sperimentale alla videoarte. Nella maggior parte dei casi il lavoro consiste nell’intervenire su un film cult, su una sequenza chiave, sulla star o sui suoi gesti, oppure nel cambiare l’essenza della materia cinematografica e tutti i processi ad esso connessi. Si va dall’omaggio a L’eclisse di Michelangelo Antonioni nel lavoro di Clemens von Wedemeyer alla citazione di Attraverso uno specchio scuro e di Persona di Ingmar Bergman nell’opera di Runa Islam, da Quel pomeriggio di un giorno da cani di Sidney Lumet nel video di Pierre Huyghe al Libro della Giungla di Walt Disney nel lavoro di Pierre Bismuth, da Schindler’s List di Steven Spielberg nell’opera di Omer Fast, a Superman di Richard Donner nel video di Mike Kelley, sino a Punishment Park di Peter Watkins, film del ’71 censurato per 25 anni negli Stati Uniti, da cui ha tratto ispirazione per il suo lavoro Melik Ohanian, per citare solo alcuni degli artisti partecipanti. Unica italiana Carola Spadoni, che per la sua installazione presenta alcune riprese rielaborate da Zabriskie Point di Michelangelo Antonioni.

Nel catalogo della mostra, edito da Charta anche un’intervista di Anna Daneri a Marco Müller, direttore della Mostra di Venezia.